Rafforzare la fiducia dei cittadini nella sanità pubblica e rilanciare la prevenzione attraverso una comunicazione più chiara e umana. È uno dei messaggi emersi dal 58° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), in corso a Bologna, dedicato al rapporto tra ambiente, comunicazione e screening.
Nel corso della sessione plenaria, la professoressa Renata Schiavo (Columbia University, New York) ha sottolineato come il contrasto alla disinformazione sanitaria passi anche dal ruolo dei professionisti sanitari nella relazione quotidiana con i pazienti. “Ogni interazione – ha ricordato – rappresenta un’occasione per rafforzare la fiducia e migliorare l’adesione ai programmi di prevenzione”.
Sui programmi di screening oncologici, la professoressa Roberta Siliquini, presidente SItI, ha ricordato la necessità di migliorare l’informazione e ridurre le disuguaglianze territoriali nell’accesso ai controlli per mammella, collo dell’utero e colon-retto. “Gli screening rappresentano uno strumento efficace e consolidato, ma la partecipazione dei cittadini resta ancora inferiore agli obiettivi fissati dal Piano nazionale della prevenzione”, ha osservato.
Il Congresso ha inoltre dedicato una sessione alle ricadute sanitarie dei cambiamenti ambientali, con l’intervento del professor Stefano Vinceti (Università di Modena e Reggio Emilia), che ha richiamato il legame crescente tra inquinamento, esposizione a contaminanti e malattie croniche.
Per la SItI, il ruolo dei medici – in particolare di medicina generale – resta centrale nella promozione della prevenzione e nella corretta interpretazione dei messaggi scientifici. “La fiducia – conclude Siliquini – è la base della relazione di cura e lo strumento più efficace per combattere la disinformazione”.