“Ci uniamo all’appello lanciato dai colleghi della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) e del Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria (Sumai) per chiedere al Governo l’impegno a destinare più risorse per la medicina convenzionata”. A sottolinearlo in una nota Antonio D’Avino, presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP). “Se davvero si vuole implementare una medicina di prossimità, è necessario prevedere in Legge di Bilancio più fondi da destinare al sistema delle Cure Primarie, di cui la Pediatria di Famiglia è parte integrante. Questo può, e dovrebbe, avvenire anche attraverso forme di detassazione sulle indennità variabili e di decontribuzione per i medici convenzionati, tra cui figurano Pediatri e Medici di Famiglia e gli specialisti ambulatoriali, così come avviene per i dipendenti. Inoltre, auspichiamo che in tempi brevi il Comitato di settore Regioni-Sanità elabori l’Atto di indirizzo, il documento contenente le indicazioni per la Sisac, per l’avvio delle trattative per il rinnovo dell’ACN 2022-2024. È necessario mettere i colleghi del territorio nelle condizioni di operare con compensi aggiornati, oramai fermi a tre anni fa”, conclude D’Avino. Il presidente Fimp è intervenuto anche sulla proposta di Daspo del senatore Zullo “una proposta concreta per ridurre i fenomeni diffusi di aggressione e violenza contro gli operatori sanitari, non solo fisica ma anche verbale e distruttiva verso le cose”.