Riassumere le conoscenze sul ruolo dei micronutrienti nelle malattie neurologiche e verificare le possibilità di un intervento terapeutico nella pratica clinica. Ecco gli obiettivi di un recente studio di revisione pubblicato su Nutrients e coordinato da Pavel Kohout della Clinica di medicina interna all’Ospedale Universitario Thomayer di Praga (Repubblica Ceca).
«La disregolazione nell’apporto di micronutrienti porta a danni ai nervi periferici come la demielinizzazione o il danno assonale, ma anche a danni a carico del sistema nervoso centrale» esordisce il ricercatore, spiegando che la carenza di singoli micronutrienti contribuisce a modifiche in senso patologico nello sviluppo del sistema nervoso e può portare allo sviluppo di neuropatie nutrizionali. «A fronte di questi presupposti, tuttavia, la potenziale influenza dello squilibrio dei micronutrienti e della loro successiva integrazione sulla salute neurologica dei pazienti è stata poco studiata nella maggior parte dei processi neurodegenerativi quali morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, malattia di Huntington e sclerosi laterale amiotrofica» scrivono gli autori, che al termine di una approfondita discussione concludono che i micronutrienti sono parte integrante della terapia dei disturbi neurologici per i loro effetti neuroprotettivi, antiossidanti e antinfiammatori. L’effetto clinico della somministrazione di micronutrienti, spesso difficile da stabilire, non significa che la somministrazione sia superflua, a fronte delle evidenti conseguenze fisiopatologiche che provano la pericolosità della loro carenza. Il meccanismo attraverso il quale viene influenzata la risposta infiammatoria sistemica dell’organismo agli insulti infettivi o non infettivi non è del tutto chiaro per la maggior parte dei micronutrienti, mentre è ormai stabilita la relazione tra esaurimento dei micronutrienti e riduzione della diversità del microbioma.
«Ciò detto, la diagnosi precoce di eventuali carenze nutrizionali e un'adeguata terapia con micronutrienti sostitutivi sono la pietra miliare per la riduzione dello stress ossidativo, per il miglioramento dell’utilizzo del substrato energetico e per l'attivazione di attività enzimatiche adeguate ai fabbisogni metabolici del sistema nervoso» conclude Kohout, sottolineando che l’apporto di micronutrienti in casi di carenza è una terapia cruciale nella prevenzione dei danni al sistema nervoso centrale durante lo sviluppo, ma anche del trattamento delle neuropatie nutrizionali e delle malattie neurodegenerative in età adulta.
Nutrients 2023. Doi: 10.3390/nu15194129
https://doi.org/10.3390/nu15194129