Prevenzione, ricerca e accesso uniforme alle terapie sono stati al centro dell’ 86° Congresso nazionale della Società Italiana di Cardiologia (SIC), svoltosi a Roma, con interventi dei ministri Orazio Schillaci, Antonio Tajani e Anna Maria Bernini davanti a oltre 4.000 cardiologi provenienti da tutta Italia.
Il ministro della Salute Schillaci ha ribadito che la prevenzione rappresenta «l’arma più efficace» nella riduzione delle patologie cardiovascolari e nel contenimento della spesa sanitaria legata alle malattie croniche, indicando come priorità il rafforzamento dell’assistenza territoriale. In questo quadro ha ricordato l’approvazione della legge che riconosce l’obesità come patologia cronica e l’attuazione del Piano nazionale sull’obesità, orientato alla promozione degli stili di vita sani e alla presa in carico nei percorsi di prossimità.
Sul versante terapeutico, il ministro ha annunciato che AIFA sta valutando l’estensione della rimborsabilità dei farmaci anti-obesità ai pazienti con problematiche cardiovascolari, ampliando i criteri attuali che prevedono l’accesso soprattutto per i grandi obesi.
Tra le novità illustrate al Congresso anche l’attivazione, prevista per l’inizio del 2026, del Registro nazionale sull’amiloidosi cardiaca, sviluppato dalla SIC insieme all’Istituto Superiore di Sanità. L’obiettivo è migliorare la conoscenza epidemiologica della patologia, raccogliere dati clinici sui pazienti e valutare nel tempo l’impatto delle terapie innovative.
Il presidente di AIFA, Robert Nisticò, ha richiamato l’attenzione sulle disomogeneità territoriali nell’accesso a farmaci e dispositivi cardiovascolari, sottolineando la necessità di garantire tempi uniformi tra approvazione europea e reale disponibilità nelle Regioni.
Dal fronte industriale, il rappresentante di Farmindustria ha ricordato che sono oltre 1.200 le molecole cardiovascolari in sviluppo nel mondo, mentre la raccolta e l’utilizzo dei dati clinici sono indicati come strumenti essenziali per migliorare appropriatezza e aderenza terapeutica.
Il presidente SIC Pasquale Perrone Filardi ha confermato la disponibilità della rete cardiologica nazionale a collaborare con le istituzioni per promuovere cure innovative e omogenee, ponendo prevenzione e aggiornamento scientifico come cardini per il futuro della cardiologia italiana.