“La tecnologia e l’intelligenza artificiale possono supportare la diagnosi e la cura, ma non sostituire l’esperienza e l’empatia dei professionisti.”
Con queste parole il ministro della Salute Orazio Schillaci ha aperto, in un videomessaggio, il XXXI Congresso nazionale della Società Italiana di Neonatologia (SIN), presieduto da Massimo Agosti e conclusosi a Montesilvano, principale appuntamento della neonatologia italiana.
Il ministro ha richiamato i risultati della campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale, che nella stagione 2024-2025 ha portato a una riduzione dei ricoveri del 74%, con benefici anche sulla spesa sanitaria. “È la dimostrazione – ha osservato – che prevenzione e innovazione possono tradursi in risultati concreti per i piccoli pazienti e per la collettività.”
Nel suo intervento Schillaci ha sottolineato la necessità di un dialogo continuo tra istituzioni e comunità scientifica per garantire cure sicure e di qualità, affrontando temi come prematurità, dolore, allattamento, sicurezza e disuguaglianze sociali.
“La neonatologia opera nel cuore dei primi mille giorni di vita,” ha ricordato il presidente Agosti, che ha invitato a investire nelle prime fasi dell’esistenza “per costruire la salute fisica, cognitiva ed emotiva dell’adulto di domani”.
La SIN ribadisce l’importanza del coinvolgimento attivo dei genitori e dell’approccio centrato sul neonato e sulla famiglia. In Italia, nel 2024, sono nati circa 370 mila bambini, di cui oltre 24 mila prematuri. Nonostante l’elevato livello delle cure, resta il nodo della denatalità e delle disuguaglianze regionali, che richiedono nuovi investimenti in personale, strutture e reti perinatali.
“Ogni neonato merita di iniziare la vita con le migliori possibilità, ovunque nasca e cresca,” ha concluso Agosti. “Solo un impegno condiviso tra istituzioni, professionisti e famiglie può garantire un futuro più sano per tutti.”