Le malattie cardiovascolari restano la principale causa di morte e invalidità in Italia e in Europa, con un impatto crescente legato all’invecchiamento della popolazione e all’aumento dei costi dei percorsi diagnostico-terapeutici.
Per affrontare queste sfide, giovedì 9 ottobre il Ministero della Salute ospiterà a Roma gli Stati Generali Anmco 2025, promossi dall’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco), un appuntamento che riunirà istituzioni, comunità scientifica, associazioni di pazienti e società civile per definire proposte operative condivise sulle priorità del Paese in ambito cardiovascolare.
Tra i temi centrali dell’incontro figurano la prevenzione primaria, la lotta alla morte cardiaca improvvisa, la ricerca clinica di qualità e il futuro della cardiologia ospedaliera nel quadro di un Servizio sanitario sostenibile.
“L’obiettivo non è solo prolungare la vita media, ma migliorarne la qualità salvaguardando al contempo l’equilibrio economico”, spiega Massimo Grimaldi, presidente Anmco e direttore della Cardiologia dell’ospedale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari). “Le società scientifiche possono essere interlocutori qualificati per i decisori istituzionali, contribuendo a rendere il sistema più efficace ed efficiente”.
Secondo Federico Nardi, presidente designato Anmco e direttore della Cardiologia dell’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato, “gli Stati Generali nascono per trasformare conoscenza scientifica e buone pratiche in azioni concrete. Prevenzione strutturata, protezione dalla morte improvvisa e ricerca clinica di qualità sono tre assi strategici che richiedono decisioni condivise e misurabili”.
“Con oltre 700 reparti e ambulatori cardiologici nel Servizio sanitario nazionale, l’Anmco rappresenta un patrimonio culturale e organizzativo a tutela dei cittadini italiani”, conclude Fabrizio Oliva, past president Anmco e direttore della Cardiologia dell’ospedale Niguarda di Milano.