Cambiamenti climatici, aumento delle micotossine, carenza idrica, importazione di alimenti contaminati, uso di nuovi materiali a contatto con gli alimenti: sono queste alcune delle principali criticità che minacciano oggi la sicurezza alimentare, secondo la Rete degli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs), in occasione della Giornata mondiale della sicurezza alimentare.
La Rete, composta da 10 istituti centrali e oltre 90 sezioni territoriali, evidenzia come le attuali sfide richiedano un’azione continua di monitoraggio, comprensione e gestione dei rischi. L’effetto del riscaldamento globale si traduce, tra le altre cose, in una maggiore incidenza di salmonella e micotossine negli alimenti vegetali non trasformati. A ciò si aggiungono i rischi connessi alla scarsità d’acqua, all’uso di pesticidi nei Paesi terzi e all’introduzione sul mercato di materie prime importate con criticità residue.
Anche l’emergere di alimenti innovativi, come quelli a base di insetti, e l’impiego di bioplastiche e materiali riciclati per il confezionamento pongono nuovi interrogativi in termini di salubrità e conformità.
«Garantire la sicurezza alimentare significa proteggere la salute pubblica, sostenere l’economia agroalimentare e tutelare l’ambiente», afferma la Rete Izs, sottolineando il ruolo strategico svolto dai propri laboratori, dove ogni anno vengono effettuate oltre 25 milioni di analisi microbiologiche, chimiche e sensoriali, inclusi test sui materiali a contatto con gli alimenti.
Il lavoro della Rete non si limita ai controlli. Le attività includono ricerca, prevenzione e sorveglianza epidemiologica, in un’ottica One Health che integra sicurezza alimentare, salute umana e benessere animale.
«L’adozione di tecnologie avanzate e l’implementazione di sistemi di controllo efficaci sono strumenti indispensabili per prevenire i rischi e tutelare i cittadini», conclude la nota. «La scienza deve essere al servizio dei territori per costruire un sistema alimentare sicuro, sostenibile e trasparente. La sicurezza alimentare è un diritto e una responsabilità collettiva».