Secondo i dati pubblicati su “Lancet” dal gruppo di ricerca Global Burden of Disease (GBD) Study 2021 Adult and Adolescent BMI Collaborators, oltre la metà degli adulti e un terzo dei bambini e adolescenti nel mondo saranno in condizioni di sovrappeso o obesità entro il 2050, se le tendenze degli ultimi trent'anni continueranno con lo stesso ritmo. Si stima che il numero totale di adulti con sovrappeso (indice di massa corporea [BMI] tra 25 e 30) o obesità (BMI ≥30) raggiungerà i 3,8 miliardi, rappresentando più della metà della popolazione adulta globale prevista per quell’anno. Inoltre, 356 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 14 anni e 390 milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni saranno interessati da queste condizioni.
Secondo gli autori dello studio, l'obesità e il sovrappeso rappresentano una vera e propria "policrisi", destinata a causare più conseguenze avverse evitabili nei decenni futuri rispetto a qualsiasi altro fattore di rischio modificabile a livello individuale. Di fronte a questo scenario, i ricercatori sottolineano l'urgenza di iniziative coraggiose e mirate a facilitare la collaborazione multisettoriale e promuovere riforme strutturali capaci di intervenire sulle cause profonde di questo fenomeno. Sebbene i nuovi farmaci antiobesità siano promettenti, strategie di salute pubblica ampie e ben calibrate rimangono essenziali per un impatto duraturo e su larga scala.
In un editoriale di accompagnamento, firmato da Thorkild I. A. Sørensen dell’Università di Copenaghen, si sottolinea la gravità della situazione. L'aumento dell'obesità è strettamente legato alla crescita di numerose malattie croniche e potenzialmente letali, tra cui diabete di tipo 2, ipertensione e patologie cardiovascolari. In questo contesto, sia le tendenze storiche sia le previsioni future pongono sfide urgenti alla sanità pubblica globale.
Nel 2021, si stima che nel mondo vi fossero un miliardo di uomini, 1,11 miliardi di donne e 493 milioni di giovani di età compresa tra 5 e 24 anni con sovrappeso o obesità. Dal 1990, il numero di uomini con obesità è aumentato del 155,1%, quello delle donne del 104,9%, mentre l'obesità tra bambini e adolescenti è cresciuta del 244%.
Gli autori dello studio evidenziano una correlazione diretta tra obesità infantile e obesità adulta. La prevalenza globale dell'obesità tra bambini e adolescenti è aumentata del 244% negli ultimi trent’anni e si prevede un’ulteriore crescita del 121% nei prossimi trenta. Questo suggerisce che la diffusione dell’obesità tra gli adulti difficilmente diminuirà.
Nel 2021, otto paesi – Cina, India, Stati Uniti, Brasile, Russia, Messico, Indonesia ed Egitto – rappresentavano più della metà della popolazione adulta globale con sovrappeso e obesità. La Cina contava il maggior numero di adulti con queste condizioni (402 milioni), seguita dall’India (180 milioni) e dagli Stati Uniti (172 milioni). Queste nazioni continueranno ad avere i numeri più elevati anche nel 2050, con 627 milioni di persone colpite in Cina, 450 milioni in India e 214 milioni negli Stati Uniti.
Tuttavia, sebbene Cina e India abbiano una prevalenza di obesità relativamente bassa, gli Stati Uniti si distinguono per valori nettamente superiori: nel 2021 il tasso di obesità era del 41,5% tra gli uomini e del 45,6% tra le donne, il più alto tra i paesi ad alto reddito. Inoltre, mentre nel 1990 il sovrappeso e l'obesità riguardavano il 49,1% delle donne e il 60,5% degli uomini americani, nel 2021 queste percentuali erano salite rispettivamente al 72,6% e al 75,9%. Le proiezioni per il 2050 indicano un ulteriore aumento: si stima che l'82,1% delle donne e l'81,1% degli uomini negli Stati Uniti saranno in sovrappeso o obesi.
L’aumento più rapido della prevalenza dell’obesità adulta è stato osservato nella macroregione del Nord Africa e Medio Oriente, dove dal 1990 i tassi sono più che triplicati tra gli uomini e più che raddoppiati tra le donne. Per il 2050, si prevede che l’Africa subsahariana registrerà l’incremento più alto (254,8%), guidato principalmente dalla crescita demografica.
Anche il sovrappeso e l'obesità tra bambini e adolescenti hanno visto una rapida espansione nelle ultime tre decadi, con tassi particolarmente elevati in Nord Africa, Medio Oriente, America Latina e Caraibi. In alcune regioni, come l'Australasia e il Nord America ad alto reddito, l'obesità è già predominante tra le giovani generazioni, una tendenza che si manterrà fino al 2050. Nonostante la previsione di un plateau nella prevalenza del sovrappeso infantile, gli esperti sottolineano che questo fenomeno dipende soprattutto dalla transizione dei giovani verso l’obesità, senza segnali di stabilizzazione a livello globale.
Gli autori dello studio avvertono che queste dinamiche influenzeranno lo sviluppo sociale ed economico futuro, poiché una popolazione lavorativa gravata da un elevato carico di malattie comporterà forti implicazioni per i sistemi sanitari e produttivi. L'obesità infantile e adolescenziale inciderà direttamente sulla qualità della vita dei giovani e avrà ripercussioni generazionali, aumentando il rischio che i bambini di oggi diventino adulti obesi in futuro.
Sørensen sottolinea che le recenti innovazioni nella gestione clinica dell’obesità rimangono accessibili solo a una piccola parte della popolazione mondiale con accesso ai servizi sanitari. A causa della vastità del problema, la soluzione deve basarsi su interventi di salute pubblica su larga scala, considerando le profonde disparità sociali legate alla diffusione dell'epidemia.
Secondo Emmanuela Gakidou dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME), coautrice dello studio, i governi e le autorità sanitarie possono sfruttare queste stime per identificare le popolazioni più vulnerabili e intervenire tempestivamente con strategie mirate di prevenzione e trattamento.
Lancet 2025, 405:813-38. doi: 10.1016/S0140-6736(25)00355-1.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40049186/