"La Conferenza Nazionale del Club delle UTIC rappresenta un momento essenziale di aggiornamento per la cardiologia dell’emergenza-urgenza." Così Fabrizio Oliva, presidente ANMCO e direttore della Cardiologia 1 dell’Ospedale Niguarda di Milano, introduce la quarta edizione dell’evento che si terrà a Firenze il 21 e 22 febbraio.
L’obiettivo è rafforzare la rete dei professionisti che operano nelle Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC), condividendo le best practice per ottimizzare la gestione delle emergenze cardiovascolari. Il focus sarà sulle strategie di trattamento per le condizioni ad alta complessità, dallo shock cardiogeno all’insufficienza cardiaca acuta, fino alle aritmie con compromissione emodinamica.
"Parleremo della crescente prevalenza di diabete e obesità, fattori di rischio chiave nella sindrome cardio-renale metabolica", aggiunge Oliva. "L’uso della semaglutide sta emergendo come un’opzione terapeutica promettente per gestire questa condizione."
Un altro tema centrale sarà l’ipercolesterolemia e il suo impatto sulle malattie cardiovascolari. "Ridurre tempestivamente il colesterolo riduce il rischio di eventi cardiovascolari maggiori", spiega Furio Colivicchi, past president ANMCO. "Gli inibitori di PCSK9 sono i farmaci più efficaci, ma l’accesso a questa terapia resta limitato: è essenziale garantire tempi certi per i pazienti ad alto rischio."
Serafina Valente, direttore della Cardiologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, conclude sottolineando l’importanza del modello di rete per le UTIC: "Dobbiamo garantire che ogni paziente riceva il trattamento più idoneo indipendentemente dall’ospedale di primo ricovero. Ma la rete deve essere anche tra i professionisti, con un continuo scambio di informazioni e formazione."