Nel 2023, rispetto agli anni precedenti, si registra una maggiore adesione degli italiani ai programmi di screening per la prevenzione oncologica: si raggiunge infatti il 49% per lo screening mammografico, il 47% per quello cervicale e il 32% per quello colorettale. Ciononostante, restano ancora notevoli differenze territoriali, con le Regioni meridionali che fanno registrare livelli di adesione inferiori rispetto alle altre aree in tutti e tre i programmi di screening. E serve più attenzione anche agli stili di vita: il 24% degli adulti fuma, il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, il 18% consuma alcol in quantità a rischio e si registra un boom di sedentari, aumentati dal 23% nel 2008 al 28% nel 2023. È il quadro delineato dal rapporto 'I numeri del cancro in Italia 2024', presentato dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). "I dati - afferma Paola Mantellini, direttrice Osservatorio Nazionale Screening - mostrano i progressivi miglioramenti dei programmi di screening, sia in termini di capacità di invito che di copertura. Nel 2023, quasi 16 milioni di persone, cioè oltre il 90% della popolazione italiana in età target per lo screening mammografico, colorettale e cervicale è stata regolarmente invitata. Vanno però ridotte le differenze nell'adesione, che restano ancora significative a livello territoriale. Per quanto riguarda la mammografia, la copertura ha raggiunto il 62% al Nord, il 51% al Centro e il 31% al Sud. Lo screening cervicale mostra un livello di copertura pari al 57% al Nord, al 45% al Centro e al 35% al Sud. Inferiori le percentuali di adesione allo screening colorettale: 45% al Nord, 32% al Centro e 15% al Sud". Ma la prevenzione passa anche dagli stili di vita corretti, aspetto per il quale gli italiani non brillano. "Il fumo è più frequente fra gli uomini, fra i più giovani, fra i residenti nel Centro-Sud ed è fortemente associato allo svantaggio sociale - conclude Maria Masocco, responsabile scientifico dei sistemi di sorveglianza Passi e Passi d'argento, coordinati dall'Iss -. Anche sovrappeso e obesità sono un importante fattore di rischio oncologico. E la sedentarietà è aumentata, passando dal 23% del 2008 al 28% nel 2023. L'incremento è stato più veloce fra i più giovani e fra le persone con maggiori difficoltà economiche, ed ha riguardato soprattutto il Meridione e il Centro, ampliando il gradiente geografico fra Nord e Sud".