Ha avuto successo anche il secondo intervento di sostituzione della valvola tricuspide con una bioprotesi impiantata dalla vena femorale attraverso un catetere, eseguito dall'equipe di emodinamica dell'ospedale Cisanello di Pisa. "Si tratta di una rivoluzionaria bioprotesi americana - spiega una nota dell'Aoup - che consente di lasciare una lieve insufficienza valvolare residua dopo l'intervento, attenuando così lo shock subito dal ventricolo destro del cuore che si trova a passare improvvisamente da un'insufficienza massiva alla totale assenza di insufficienza valvolare". Il paziente trattato a Cisanello, malgrado fosse affetto da una grave disfunzione dei ventricoli destro e sinistro, si spiega dall'ospedale, "ha superato brillantemente la sostituzione valvolare effettuata attraverso la vena femorale, non ha avuto bisogno di terapia intensiva ed è stato dimesso dopo pochi giorni di degenza in corsia". Si tratta, spiega sempre l'Aoup, "del secondo caso al mondo di impianto di questa bioprotesi con insufficienza valvolare residua intenzionale, dopo il primo, eseguito a luglio sempre dalla stessa equipe in un'altra paziente che presentava un'ipertensione arteriosa polmonare, altra condizione che aumenta notevolmente il rischio operatorio della sostituzione tricuspidale chirurgica". Per l'equipe di emodinamica "questa bioprotesi ha caratteristiche uniche che aprono la strada al trattamento di pazienti finora esclusi da ogni opzione terapeutica".