Il farmaco per la perdita di peso liraglutide è "sicuro ed efficace" nei bambini di età inferiore a 12 anni. È quanto emerge da una nuova ricerca presentata al meeting annuale dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) a Madrid e pubblicata sul 'New England Journal of Medicine' (Nejm). Secondo i dati raccolti, i bambini a partire dai 6 anni e sotto i 12, che hanno assunto il farmaco per poco più di un anno hanno sperimentato una riduzione dell'indice di massa corporea (Bmi) del 7,4% rispetto al placebo e hanno riscontrato miglioramenti nella pressione sanguigna e nel controllo della glicemia. Lo studio 'Scale Kids', spiegano gli esperti, è il primo a esaminare sicurezza ed efficacia della liraglutide nella popolazione pediatrica e i risultati - affermano i ricercatori - offrono la speranza che i bambini che convivono con l'obesità possano condurre una vita "più sana e produttiva".
Questa è la "malattia cronica più comune dell'infanzia - osserva l'autrice principale, Claudia Fox, del Center for Pediatric Obesity Medicine, University of Minnesota Medical School di Minneapolis - Se non curata persiste quasi universalmente fino all'età adulta ed è associata a gravi problemi di salute, tra cui diabete e malattie cardiovascolari e, per alcuni, morte prematura. L'intervento precoce è quindi fondamentale. Tuttavia, le opzioni di trattamento efficaci fino ad oggi sono limitate. La spina dorsale del trattamento dell'obesità è la terapia dello stile di vita, cambiamenti nella dieta e nell'attività fisica, ma se usata da sola, l'effetto è modesto e, finora, nessun farmaco è stato approvato per il trattamento dell'obesità generale nei bambini di età inferiore ai 12 anni".
Il liraglutide, ricorda l'esperta, è approvato come coadiuvante della terapia dello stile di vita negli adulti e negli adolescenti obesi e, "in questo studio, ne abbiamo esplorato la sicurezza e l'efficacia nei bambini di età inferiore ai 12 anni". Questo farmaco fa parte della nota famiglia di agonisti del recettore Glp-1, antidiabete dimagranti sotto i riflettori da mesi sia per l'eco 'social' di alcune testimonianze vip che, invece sul fronte scientifico, per i numerosi studi che li vedono protagonisti. Lo studio di fase 3 su liraglutide negli under 12, finanziato dal produttore Novo Nordisk, ha coinvolto 82 bambini (53,7% maschi) di età compresa tra 6 e meno di 12 anni (età media 10 anni).
All'inizio, il Bmi era in media di 31 kg/m2 e il peso corporeo era di 70,2 kg. Il 54,9% dei bambini aveva 1 o più complicanze correlate all'obesità come resistenza all'insulina o pubertà precoce. Le iniezioni giornaliere di liraglutide sono state somministrate a 56 bambini (3 mg o dose massima tollerata), mentre 26 hanno ricevuto iniezioni settimanali di placebo per 56 settimane. Tutti i partecipanti hanno ricevuto consulenza personalizzata a ogni visita per incoraggiare una dieta sana e un'attività fisica regolare (obiettivo 60 minuti al giorno di intensità da moderata ad alta).
Alla fine del periodo di trattamento, la variazione media del Bmi è stata -5,8% per liraglutide e +1,6% per il placebo, una differenza del 7,4% fra i due gruppi. La variazione media del peso corporeo è stata del +1,6% per liraglutide e del +10% per il placebo, una differenza dell'8,4%. Una riduzione del Bmi di almeno il 5% è stata osservata nel 46,2% dei bambini che hanno ricevuto liraglutide e nell'8,7% di quelli che hanno ricevuto placebo. I bambini di questa età sono in continua crescita, spiegano i ricercatori, e quindi ci si aspetterebbe che il peso corporeo aumentasse nel corso di un anno. Il Bmi invece tiene conto dell'altezza, così come del peso, ed è quindi più informativo, dicono gli esperti.
"Sebbene non vi sia consenso sulla definizione di riduzione clinicamente significativa del Bmi nei bambini - conclude Fox - è stato precedentemente dimostrato che una riduzione del 5% è associata a un miglioramento di alcune condizioni di salute correlate all'obesità. Nel nostro studio, la pressione sanguigna diastolica e l'emoglobina glicata, misura del controllo della glicemia, sono migliorate di più nei bambini che hanno ricevuto liraglutide rispetto a chi ha ricevuto placebo". Gli effetti collaterali erano comuni in entrambi i gruppi (89,3% dei destinatari di liraglutide e 88,5% dei destinatari di placebo). Gli effetti collaterali gastrointestinali (ad esempio nausea, vomito, diarrea) sono stati i più comuni e si sono verificati nell'80,4% dei bambini trattati con liraglutide e nel 53,8% dei bambini trattati con placebo. Il 12,5% dei trattati con liraglutide e il 7,7% dei trattati con placebo hanno manifestato gravi effetti collaterali. Quattro dei 7 gravi eventi avversi nel gruppo liraglutide erano di natura gastrointestinale e il 10,7% di quelli che li hanno sviluppati nel gruppo liraglutide ha interrotto il trattamento per via di questi effetti collaterali, rispetto a nessuno nel gruppo placebo.