Europa e Mondo
Mortalità
31/07/2023

Caldo, a luglio picchi di mortalità al Centro-Sud. Ecco i dati aggiornati

A causa del caldo aumenta la mortalità fra gli 'over 65' al Centro-Sud (+2%), con incrementi significativi solo a Bari (+23%) e Taranto (+32%). Nessun incremento, invece, al Nord. E' quanto emerge dai "Risultati dei Sistemi di allarme (Hhwws), del Sistema sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg) e degli accessi in pronto soccorso", a cura del ministero della Salute e dal dipartimento di epidemiologia del Lazio. Questo primo rapporto, pubblicato sul sito del ministero, analizza i dati di mortalità aggiornati al 21 luglio. Dopo l'impennata di chiamate e interventi del 118, aumentati del 20-30% a luglio, per patologie correlate al caldo, dal colpo di calore all'arresto cardiaco improvviso, «la situazione sta lentamente tornando alla normalità con l'abbassamento delle temperature e del livello di allerta. Ma dobbiamo preparaci per agosto». A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Marzio Balzanelli, presidente nazionale Sis 118. «Non possiamo escludere che ad agosto ci sia un'ulteriore recrudescenza del fenomeno climatico e quindi nuove ondate di calore - afferma - Questo è il momento giusto per organizzarci e per evitare, come succede puntualmente nel nostro Paese, di essere presi di sorpresa davanti a situazioni che potrebbero essere prevenute. Bisogna prepararsi a un nuovo innalzamento delle temperature di agosto e soprattutto modificare la mentalità, non pensare di avere gli stessi stili di vita quando scattano gli allarmi rossi del clima ma adattare il proprio comportamento per non mettere a rischio la salute».

Se in questo periodo la mortalità fra gli 'over 65' è lievemente aumentata nel Centro-Sud, in diverse città del Nord si segnala una mortalità inferiore all'atteso, nel complesso -11%. Anche i dati aggiornati alla settimana 12-18 luglio evidenziano una mortalità in linea o inferiore all'atteso al Nord, mentre al Centro-Sud si evidenzia una mortalità lievemente superiore, evidente soprattutto nella fascia di età 85+. A partire dall'8 luglio - si ricorda nel report - gran parte dell'Italia è stata interessata da un anticiclone sub-tropicale di matrice africana proveniente dal Mediterraneo, che ha fatto registrare in gran parte del Paese una ondata di calore di eccezionale durata e intensità. Al Nord, sono da segnalare livelli di rischio tra il 9-11 luglio, interrotti da qualche giorno per poi riprendere dal 15-20 luglio, mentre al Centro-Sud le condizioni di rischio si sono protratte dall'8 fino al 24-25 luglio, con una durata dell'ondata di 18 giorni a Roma e Rieti e di 14-15 giorni nelle altre città. L'ondata di calore è stata associata a picchi di temperatura apparente massima (o temperatura massima percepita) superiori ai 40°C. Temperature eccezionali associate a una elevata umidità in alcune città del Nord (Brescia, Verona, Venezia, Trieste) e del Centro-Sud (Civitavecchia, Roma, Messina, Palermo). Incrociando l'andamento della temperatura e la mortalità giornaliera, si evidenziano, tra le città del Nord, solo a Bolzano e Verona picchi di mortalità in concomitanza dei giorni più caldi. Al Centro-Sud invece, in molte città (Perugia, Rieti, Civitavecchia, Roma, Latina, Pescara, Campobasso, Napoli, Bari, Palermo e Catania) si osserva un incremento della mortalità associata all'ondata di calore Tra le città in cui è attiva la sorveglianza degli arrivi in pronto soccorso, infine, emergono incrementi nel numero di accessi giornalieri fra gli 'over 65' in concomitanza con i giorni di ondata di calore di luglio a Bologna, Ancona e Roma.

«Il vero pericolo che il 118 si trova a dover gestire - spiega Balzanelli - è l'arresto cardiaco improvviso sulle spiagge. Ogni estate puntualmente si verificano interventi di soccorso in codice rosso per pazienti che vanno in arresto cardiaco improvviso. E, purtroppo, la gran parte non riusciamo a salvarli, perché ci si accorge troppo tardi di questa condizione oppure i soggetti sono in acqua e vanno incontro ad annegamento. Dunque, bisogna attrezzarsi per tempo - rimarca - con condotte su cui il 118 chiede attenzione, a maggior ragione in questi giorni di temperature ancora elevate». Ecco cosa fare per ridurre i rischi, elenca Balzanelli: «I pazienti con patologie cardiovascolari e respiratorie devono rivedere il dosaggio dei farmaci con il medico curante, vanno modulati a seconda delle temperature». «Quando non ci si sente bene - prosegue Balzanelli - la prima regola è mettersi in un ambiente fresco e ventilato. E' importantissimo riconoscere il colpo di calore, tutti dovrebbero imparare a farlo. Sono due le caratteristiche fondamentali che devono far scattare l'allarme: uno psichismo alterato, cioè il soggetto diventa sonnolento o comincia a comportarsi in modo atipico, a dire cose strane; e l'arresto della sudorazione. Sono segnali di grave pericolo, davanti ai quali è necessario intervenire rapidamente». Cosa fare? «Dopo aver portato il soggetto in luogo fresco e ventilato - spiega - è necessario bagnarlo. Questa procedura di raffreddamento deve essere protratta almeno 20 minuti - raccomanda - in attesa che arrivi il 118, che va chiamato subito. È fondamentale che ci siano defibrillatori semiautomatici e che i bagnini siano addestrati a usarli e intervenire correttamente». «I bagnanti dovrebbero conoscere come eseguire correttamente le manovre di rianimazione cardio-polmonare».
TAG: Caldo
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