Si svolge a Roma, dal 6 al 9 novembre, il XXIV Congresso Nazionale dell’Associazione Medici Endocrinologi (AME), uno degli appuntamenti più attesi per la comunità endocrinologica italiana. In programma corsi pratici su ecografia tiroidea, andrologia, intelligenza artificiale e telemedicina, oltre a minicorsi su obesità, osteoporosi e diabete, con un’attenzione particolare alle innovazioni cliniche e diagnostiche.
Tra gli ospiti internazionali figurano Kevan Herold, dell’Università di Yale, che affronterà i nuovi scenari dell’immunoterapia nel diabete, e Annunziata Lapolla, che tratterà il tema della gravidanza nelle pazienti diabetiche.
Uno dei filoni centrali del congresso sarà dedicato all’intelligenza artificiale, destinata a diventare uno strumento di supporto clinico fondamentale per l’endocrinologo del futuro. Spazio anche al tema degli interferenti endocrini (IE), sostanze chimiche capaci di alterare l’equilibrio ormonale e di colpire in particolare i soggetti più vulnerabili.
“Gli IE si trovano in pesticidi, plastiche, cosmetici e inquinanti ambientali persistenti” – spiega Agostino Paoletta, segretario nazionale AME – “e rappresentano un rischio concreto soprattutto per feti e adolescenti.”
L’Italia è al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile. La recente legge Pella ha riconosciuto l’obesità come malattia cronica, inserendola nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Le nuove terapie, come semaglutide e tirzepatide, permettono una riduzione media del peso del 20% e migliorano il controllo delle complicanze metaboliche.
“Oltre 6 milioni di italiani sono interessati da questa condizione, che resta un’emergenza silenziosa” – sottolinea Marco Chianelli, coordinatore della Commissione Obesità AME – “Servono misure strutturate di prevenzione e trattamento.”
Altro filone principale sarà rappresentato dalle malattie tiroidee che in Italia interessano oltre 2 milioni di persone, con una prevalenza femminile significativa. Nel 2024 sono stati diagnosticati più di 11mila nuovi casi di tumore tiroideo, patologia a prognosi favorevole ma che richiede un follow-up costante.
“Le nuove linee guida favoriscono strategie conservative e maggiore attenzione alla qualità di vita” – evidenzia Rinaldo Guglielmi, coordinatore della Commissione Tiroide AME.
“Oltre 1.000 endocrinologi iscritti al congresso nazionale rappresentano un successo che conferma la centralità dell’evento per medici, ricercatori e operatori sanitari” – sottolinea Andrea Frasoldati, presidente AME – “A 25 anni dalla fondazione, l’associazione conferma la sua missione di promuovere formazione continua e confronto scientifico tra specialisti”.
Il Congresso AME 2025 si conferma così un osservatorio privilegiato sulle innovazioni cliniche e tecnologiche in endocrinologia, con lo sguardo rivolto al futuro della medicina di precisione e al benessere dei pazienti.