Uno studio pubblicato su “Arthritis Care & Research” ha evidenziato che la sindrome del tunnel carpale (CTS) potrebbe essere un segnale precoce della progressione dell’artrite reumatoide (AR), mostrando che i pazienti destinati a sviluppare AR presentano tassi di CTS significativamente più elevati rispetto alla popolazione generale.
L'analisi ha coinvolto oltre 1.300 pazienti che hanno successivamente sviluppato AR, confrontati con un gruppo di controllo omogeneo per età e sesso. I dati indicano che il 13% dei futuri pazienti con AR aveva ricevuto una diagnosi di CTS anni prima, contro il 6% nel gruppo di controllo, suggerendo un'associazione significativa tra le due condizioni. Dopo la diagnosi di AR, il rischio di sviluppare CTS restava elevato.
Utilizzando il “Rochester Epidemiology Project”, i ricercatori hanno analizzato cartelle cliniche e codici di diagnosi, selezionando pazienti con AR e abbinandoli a soggetti senza la malattia. Il follow-up mediano era di oltre 12 anni per ciascun gruppo. Uno degli aspetti più rilevanti è che la CTS veniva diagnosticata almeno due anni prima della diagnosi di AR nella maggior parte dei casi, con una divergenza dei tassi iniziata circa cinque anni prima della diagnosi di AR.
I risultati suggeriscono che la CTS potrebbe rappresentare una manifestazione iniziale poco riconosciuta della progressione verso l'AR, evidenziando l’importanza di monitorare i pazienti con CTS persistente e senza cause apparenti. Anche l'obesità è stata identificata come fattore di rischio per CTS. Sebbene il campione geografico dello studio possa non essere del tutto rappresentativo della popolazione generale, ulteriori indagini potrebbero migliorare la comprensione del legame tra CTS e AR e consentire strategie di prevenzione più efficaci.
Arthritis Care Res (Hoboken). 2025 May 5. doi: 10.1002/acr.25566. Epub ahead of print.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40322852/