Negli Stati Uniti, l’incidenza del carcinoma tiroideo, dopo decenni di crescita esponenziale, ha raggiunto un plateau, secondo uno studio pubblicato da Michelle M. Chen, della Stanford University di Palo Alto (USA), e colleghi, su «The Lancet Diabetology & Endocrinology». Lo studio conferma che l’aumento iniziale e la successiva stabilizzazione sono strettamente legati agli effetti del periodo, suggerendo che la sovradiagnosi continua a essere un fattore determinante.
Utilizzando i database del National Cancer Institute (NCI) e del National Center for Health Statistics, i ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 91.968 pazienti con diagnosi di carcinoma tiroideo tra il 1975 e il 2019. L’incidenza annuale era cresciuta da 5 casi ogni 100.000 persone nel 1975 a 14,6 casi ogni 100.000 persone nel 2009, mantenendo tale valore fino al 2019. Attraverso il Joinpoint Regression Program del NCI, gli studiosi hanno individuato trend specifici, integrati da un'analisi tramite modelli età-periodo-coorte.
I risultati hanno evidenziato che il principale driver delle variazioni è stato l’effetto temporale, in particolare i cambiamenti nei modelli diagnostici. L’incremento dell’incidenza era più marcato tra le donne di età compresa tra 40 e 69 anni e gli uomini tra 50 e 79 anni. Inoltre, l’analisi per coorte di nascita ha mostrato un aumento costante con le generazioni successive, sia tra gli uomini sia tra le donne, confermando come la sovradiagnosi abbia svolto un ruolo fondamentale in queste tendenze.
Nonostante la stabilizzazione del tasso d’incidenza, quest’ultimo rimane su livelli record, indicando che la sovradiagnosi è ancora un’importante questione irrisolta in sanità pubblica. Gli autori dello studio sottolineano la necessità di sviluppare strategie mirate a ridurre la sovradiagnosi, sensibilizzando medici, pazienti e decisori politici sui rischi e sui costi associati al fenomeno.
Diminuire la pressione diagnostica e promuovere un approccio più equilibrato alla gestione clinica del carcinoma tiroideo rappresentano obiettivi cruciali per il futuro, come evidenziato da Michelle M. Chen e dal suo team di ricerca. Il loro lavoro invita a ripensare le politiche sanitarie e a trovare soluzioni innovative per affrontare una sfida ancora aperta.
A.Z.
Lancet Diabetes Endocrinol 2025, 13:188-95. doi: 10.1016/S2213-8587(24)00310-3.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39922210/