L’ipertrigliceridemia severa (SHTG) (trigliceridi > 500 mg/dL) è un fattore di rischio responsabile di circa il 10% dei casi di pancreatite acuta (PA). «La Food and Drug Administration ha approvato l'uso di fibrati, acidi grassi n-3 e niacina per il trattamento della SHTG ma mancano prove di una ridotta incidenza di PA tra i pazienti che ricevono interventi farmacologici per l’ipertrigliceridemia» riferiscono Fulvio Sileo e i membri della Commissione Lipidologia e Metabolismo AME (Associazione Medici Endocrinologi) coordinata da Anna Nelva. «L'apolipoproteina C3 (ApoC3) inibisce l'attività della lipoprotein-lipasi e rallenta l'assorbimento epatico delle lipoproteine ricche di trigliceridi, contribuendo così all'ipertrigliceridemia e alla chilomicronemia» osservano gli specialisti. «Il volanesorsen è un nuovo farmaco oligonucleotide antisenso che, legandosi all'mRNA dell'ApoC3, riduce i livelli plasmatici della proteina e dunque di trigliceridi e chilomicroni» continuano.
«Di recente è stata pubblicata una metanalisi dei dati individuali di tre studi randomizzati controllati (gli unici che hanno valutato l'incidenza di PA tra i pazienti con SHTG trattati con volanesorsen), che includevano pazienti con un livello di trigliceridi > 500 mg/dL (rappresentativi della popolazione più ampia con SHTG) con: a) sindrome da chilomicronemia familiare (Witztum JL, et al. N Engl J Med 2019); b) SHTG da causa non necessariamente definita geneticamente (Gouni-Berthold I, et al. Lancet Diabetes Endocrinol 2021); c) lipodistrofia familiare parziale (Oral EA, et al. J Clin Lipidol 2022)» riportano Sileo e colleghi. «La PA era un endpoint secondario o esplorativo nei tre studi oggetto della metanalisi ed è stata giudicata da un comitato indipendente secondo i criteri di Atlanta rivisti (Banks PA, et al. Gut 2013). È stato considerato qualsiasi evento a partire dalla prima dose del farmaco dello studio e prima/durante l'ultima dose del farmaco dello studio e nei 90 giorni successivi».
«207 pazienti sono stati inclusi nell'analisi: le caratteristiche demografiche e i profili lipidici al basale erano simili tra i gruppi randomizzati ai due bracci di trattamento» proseguono gli specialisti. «Il periodo di trattamento randomizzato variava da 6 a 12 mesi (media 8.1 mesi), e i pazienti nei tre studi sono stati seguiti per ulteriori 3 mesi dopo il periodo di trattamento» aggiungono.
Questi i risultati, elencati dagli esperti. «Prima della randomizzazione: a) gruppo volanesorsen (300 mg/settimana sc, N = 121): livello medio di trigliceridi a digiuno 1543 ± 1060 mg/dL ed eventi pancreatitici già presenti nel 40% dei soggetti; b) gruppo placebo (N = 86): trigliceridi 1714 ± 1273 mg/dL ed eventi pancreatitici già presenti nel 51%. Durante il periodo di trattamento la PA si è verificata in 2 pazienti (2%) nel gruppo volanesorsen vs 9 (10%) nel gruppo placebo: odds ratio 0.18 (IC 95% 0.04-0.82)» continuano. «La PA era già presente prima della randomizzazione in 10/11 pazienti. Secondo l'analisi di Kaplan-Meier, la percentuale di pazienti liberi da PA durante il periodo di trattamento randomizzato differiva tra i gruppi volanesorsen e placebo. Nessun caso di PA si è verificato nel gruppo volanesorsen entro i 4 mesi dall'inizio del trattamento, quando i livelli di trigliceridi erano più bassi, mentre eventi di PA si sono verificati nel gruppo placebo durante tutto il periodo di trattamento» osservano gli specialisti. «Un livello di trigliceridi < 500 mg/dL in qualsiasi momento dello studio è stato riscontrato in 102/121 pazienti (84%) nel gruppo volanesorsen e in 30/86 pazienti (35%) nel gruppo placebo».
In conclusione, il trattamento con volanesorsen ha determinato una riduzione dell'incidenza di PA tra i pazienti con SHTG. Se questo dato verrà confermato, l'inibizione dell'espressione dell'ApoC3 potrebbe rappresentare un’importante strategia terapeutica.
«I tre trial inclusi nella meta-analisi sono gli unici pubblicati che descrivono interventi su apoC3 in soggetti con trigliceridi > 500 mg/dL, a maggior rischio di PA, e che descrivono anche gli eventi pancreatici» commentano Sileo e colleghi. «Il lavoro fornisce una dettagliata analisi sui rischi associati alla grave ipertrigliceridemia e alla PA, oltre a presentare i risultati di uno studio sull'efficacia del volanesorsen nel ridurre l'incidenza di questa complicanza» continuano. «È interessante notare come l'approccio terapeutico mirato all'ApoC3 abbia mostrato promettenti risultati nella prevenzione della PA, offrendo una potenziale strategia terapeutica per i pazienti con SHTG» concludono gli esperti.
N Engl J Med 2024, 390: 476-7. doi: 10.1056/NEJMc2306575.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38294982/