Crescono depressione e ansia tra i giovani statunitensi. Una ricerca condotta in California mostra che tra il 2017 e il 2021 le diagnosi di depressione nei ragazzi sono cresciute del 55,6% e al momento il disturbo colpisce più di 1 giovane su 25. Lo studio, condotto da ricercatori del Kaiser Permanente Southern California di Pasadena, è stata pubblicata sulla rivista JAMA Network Open. La ricerca ha analizzato i dati di 1,7 milioni di bambini e ragazzi tra i 5 e i 22 anni residenti nell'area meridionale della California e seguiti dal Kaiser Permanente Southern California, un erogatore di servizi sanitari attivo in Usa. Tra il 2017 e il 2021, i ricercatori hanno osservato una continua crescita dei nuovi casi di depressione: ha ricevuto una diagnosi l'1,35% dei ragazzi nel 2017, si è passati all'1,58% nel 2018; all'1,76% nel 2019, all'1,84% nel 2020 per arrivare al 2,10% nel 2021, con un aumento complessivo del 55,6%. Più colpiti sono gli over-14, specie di sesso femminile, chi soffre di obesità, i ragazzi che appartengono a famiglie con redditi più elevati. Complessivamente, secondo le stime dei ricercatori, nel 2021 poco più del 4% dei bambini e ragazzi tra 5 e 21 anni soffriva di depressione, con un picco del 6,23% nella fascia 14-17 anni. Un andamento simile, seppur meno marcato, hanno subito le diagnosi di ansia. Hanno riguardato l'1,77% dei ragazzi nel 2017 per arrivare al 2,32% nel 2021 con un incremento del 31,1%. Il disturbo colpisce ora il 4,22% dei ragazzi americani. I ricercatori sono cauti: non è detto che i risultati ottenuti in California siano completamente generalizzatili agli interi Stati Uniti. Tuttavia, il trend è chiaro e i numeri emersi dallo studio - che potrebbero addirittura sottostimare il fenomeno - "evidenziano la necessità di maggiori servizi di salute mentale per la nostra popolazione giovane", concludono.