I bambini obesi sono particolarmente a rischio di carenza di vitamina D a causa delle maggiori necessità fisiologiche legate all’obesità e, quindi, l’integrazione di questo elemento nella dieta andrebbe maggiormente attenzionato.
È questo quanto emerge da uno studio condotto su 73 bambine e pubblicato sugli Annals of the National Istitute of Hygiene della Polonia.
L'adeguato apporto di vitamina D è fondamentale, specialmente per i bambini obesi, e richiede l'inserimento di alimenti ricchi di questa vitamina nella dieta. L’obiettivo della ricerca era valutare se l’apporto di vitamina D soddisfacesse gli standard nutrizionali internazionali raccomandati.
Lo studio ha esaminato l'assunzione di vitamina D in 73 bambini di età compresa tra 1 e 3 anni, di cui 38 con obesità semplice e 35 non obesi come gruppo di controllo. Entrambi i gruppi presentavano un’assunzione di vitamina D inferiore agli standard raccomandati, ma i bambini obesi sono particolarmente a rischio a causa delle maggiori necessità fisiologiche legate all’obesità.
Nel dettaglio, i risultati hanno evidenziato che l’assunzione di vitamina D era significativamente inferiore agli standard in entrambi i gruppi (10 μg/400 IU), con una mediana di 2,0 μg nei bambini obesi e 4,0 μg nei non obesi. In particolare, il 94,7% dei bambini obesi e l'82,4% dei non obesi mostrava un rischio di carenza di vitamina D. Il latte di crescita rappresentava la principale fonte di vitamina D per entrambi i gruppi. Tuttavia, i bambini obesi avevano un apporto calorico, proteico e di grassi notevolmente superiore rispetto ai non obesi.
L'importanza della vitamina D è fondamentale poiché, nei bambini obesi, vi è un maggiore fabbisogno a causa della sua "sequestrazione" nel tessuto adiposo. Questo fenomeno riduce la biodisponibilità della vitamina, rendendo necessario un apporto alimentare superiore per garantire livelli adeguati.
Gli autori dello studio sottolineano quindi la necessità di migliorare l’apporto di vitamina D nella dieta di tutti i bambini, in particolare di quelli obesi, attraverso l’introduzione di alimenti ricchi di questa vitamina, al fine di prevenire possibili carenze che potrebbero avere effetti negativi sullo sviluppo e sulla salute a lungo termine.