La diffusione delle piattaforme robotiche nelle procedure di artroplastica di ginocchio (Total Knee Arthroplasty, TKA) si è storicamente focalizzata nel migliorare la precisione del posizionamento degli impianti di femore e di tibia. Review sullo stato dell’arte confermano una maggiore accuratezza dei sistemi robotici nel riprodurre i corretti orientamenti della linea articolare [1]. Questi vantaggi tecnici suggeriscono un potenziale esito favorevole anche sulla cinematica dell’articolazione femoro-rotulea —spesso trascurata, nonostante i noti rischi di possibili sublussazioni e dislocazioni derivanti da un tracking femoro-rotuleo non ottimale— in termini di tilt e traslazione medio-laterale.
Tuttavia, evidenza specifica riguardo ad una migliorata cinematica patello-femorale mostra risultati ancora eterogenei: alcuni studi recenti descrivono miglioramenti nelle metriche radiografiche (minori traslazione e tilt anomali patellari). Le prospettive più interessanti, tuttavia, sono rappresentate da studi preliminari che dimostrano la possibilità di mappare e correggere intraoperatoriamente il tracking patellare utilizzando moduli robotici dedicati [2]. Questi lavori, seppur ancora esigui, rappresentano nuovi e concreti tentativi atti a dimostrare che la robotica può risultare efficace non solo nel corretto posizionamento femoro-tibiale, ma anche nella gestione di parametri che impattano la cinematica e la funzione rotulea.
Allo stato attuale, un chiaro beneficio clinico derivante dall’utilizzo di sistemi robotici per procedure di TKA in termini di riduzione del dolore anteriore, migliore soddisfazione a lungo termine, minore tasso di revisioni per problemi patello-femorali, non è ancora pienamente dimostrato. Meta-analisi e review sistematiche recenti riportano risultati clinici a breve-medio termine spesso sovrapponibili tra TKA robotica e convenzionale: miglioramenti radiologici consistenti, ma differenze nelle scale cliniche classiche (KSS, OKS, VAS, ROM) modeste o non sempre significative. Alcuni sottogruppi o tecniche di allineamento, come l’approccio cinematico o cinematico inverso, implementati con sistemi robotici, sembrano però correlare, in studi osservazioni, con migliori punteggi di parametri legati alla articolazione patello-femorale, suggerendo che l’uso combinato di strategie di allineamento personalizzato e controllo accurato del posizionamento delle componenti protesiche tramite approcci robotici possa tradursi in reali benefici clinici [3].
1. la robotica si presta ad essere la piattaforma tecnologica ideale per sviluppare procedure per misurare e ottimizzare intraoperatoriamente la cinematica patello-femorale (mappatura del tracking, test di tracciamento dinamico) e per implementare strategie di impianto personalizzate; questo è il presupposto tecnico per migliorare i sintomi anteriori del ginocchio [2]
2. per dimostrare un miglioramento clinico robusto servono però studi randomizzati di medio-lungo termine con endpoint specifici sul dolore anteriore, funzione patello-femorale e tassi di revisione correlati a patologia rotulea; attualmente la letteratura riporta risultati promettenti ma ancora troppo eterogenei [1]
3. l’integrazione tra scelta dell’allineamento, pianificazione preoperatoria e test intraoperatori sul tracking patellare sembra cruciale: la tecnologia robotica da sola non garantisce esiti migliori se non accompagnata da una strategia chirurgica e di allineamento che consideri la cinematica femoro-rotulea come di importanza centrale [4].
La robotica in TKA migliora la precisione di posizionamento delle componenti protesiche e, potenzialmente, rappresenta la piattaforma d’elezione per sviluppare metodiche atte a valutare e correggere intraoperatoriamente la cinematica patello-femorale. Con questi presupposti, è ragionevole pensare che si possano raggiungere migliori outcome clinici tipici delle problematiche femoro-rotulee (riduzione del tasso di dolore anteriore, migliore feeling percepito dal soggetto, potenziale minore tasso di revisione legato a problemi rotulei), ma gli sviluppi, i test clinici con follow-up adeguato e con disegno rigoroso sono ancora insufficienti per avere un quadro che si possa definire chiaro. La strada è promettente ed induce a sostenere una ricerca focalizzata su soluzioni tecnologiche ad-hoc che prestino la meritata attenzione a questa articolazione, prevendendo sviluppi adeguati e studi che combinino strumenti robotici, allineamento personalizzato e endpoint clinici centrati sulla funzione patello-femorale.
Bibliografia
[1] Pipino G, Giai Via A, Ratano M, Spoliti M, Lanzetti RM, Oliva F. Robotic Total Knee Arthroplasty: An Update. J Pers Med. 2024 May 30;14(6):589. doi: 10.3390/jpm14060589. PMID: 38929810; PMCID: PMC11204817.
[2] O'Bryan E, Jones C, Joseph S. A Novel Robotic Technique for Mapping Patellofemoral Kinematics in Total Knee Arthroplasty. Arthroplast Today. 2025 Jan 24;31:101610. doi: 10.1016/j.artd.2024.101610. PMID: 39927123; PMCID: PMC11804765.
[3] Yue HY, Ding GQ, Li HX, Zeng J, Jiang XD, Zhu ZD, Jiang H. Does Robotic-Assisted Total Knee Arthroplasty Improve Outcomes of Adult Osteoarthritis Patients-A Systematic Review and Trial Sequential Meta-Analysis. Orthop Surg. 2025 Jun;17(6):1549-1560. doi: 10.1111/os.70007. Epub 2025 Mar 1. PMID: 40022588; PMCID: PMC12146114.
[4] Genestoux V, Vermorel PH, Neri T, Farizon F, Philippot R. Does inverse kinematic alignment coupled with robot-assisted TKA optimize patellofemoral clinical and radiological results? Orthop Traumatol Surg Res. 2024 Nov;110(7):103880. doi: 10.1016/j.otsr.2024.103880. Epub 2024 Apr 4. PMID: 38582224.
Tommaso Bonanzinga1,2
1 IRCCS Humanitas Research Hospital, Via Manzoni 56, Rozzano, 20089 Milan, Italy;
2 Department of Biomedical Sciences, Humanitas University, Via Rita Levi Montalcini 4, Pieve Emanuele, 20072 Milan, Italy;