Uno spray nasale comunemente utilizzato contro le allergie potrebbe ridurre in modo significativo il rischio di contrarre il Covid e altre infezioni respiratorie. È quanto emerge da una sperimentazione condotta al Saarland University Hospital di Homburg, in Germania, i cui risultati sono stati pubblicati su “Jama Internal Medicine”.
Il trial di fase 2, in doppio cieco e controllato con placebo, ha coinvolto 450 adulti sani arruolati nella popolazione generale tra marzo 2023 e luglio 2024. I partecipanti sono stati assegnati in maniera casuale ad assumere lo spray a base di azelastina o un placebo tre volte al giorno per 56 giorni. L’età media era di 33 anni, il 66,4% donne. Due volte a settimana era previsto il test antigenico rapido, con conferma dei positivi tramite Pcr.
I dati hanno mostrato una riduzione del rischio di infezione da Sars-CoV-2: nel gruppo trattato con azelastina l’incidenza è stata del 2,2% contro il 6,7% osservato nel gruppo placebo. Complessivamente, la riduzione delle infezioni sintomatiche confermate è risultata significativa. Oltre al Covid, lo spray ha dimostrato efficacia anche contro altri virus respiratori, con un’incidenza di rhinovirus pari all’1,8% nei trattati contro il 6,3% nel gruppo placebo.
Non sono stati rilevati rischi aggiuntivi collegati al trattamento: gli eventi avversi riportati erano comparabili tra i due gruppi. “Sebbene vaccinazione e immunità abbiano mitigato la gravità delle infezioni acute da Sars-CoV-2, il virus continua a rappresentare un onere per la salute pubblica. Da qui la necessità di strumenti di profilassi pre-esposizione, soprattutto per i gruppi ad alto rischio” sottolineano i ricercatori.
Il farmaco antistaminico azelastina, già disponibile senza ricetta e ampiamente utilizzato per la rinite allergica, mostra dunque un potenziale come profilassi in contesti a rischio come luoghi affollati, raduni o viaggi. Gli autori precisano che saranno necessari ulteriori studi multicentrici per confermare i risultati.