L’uso di dispositivi indossabili potrebbe migliorare significativamente il monitoraggio dei bambini nei giorni successivi a un intervento chirurgico. Lo suggerisce uno studio dell’Ann & Robert H. Lurie Children’s Hospital di Chicago, che ha preso in esame 103 bambini sottoposti ad appendicectomia. L’analisi è stata pubblicata su Science Advances.
In particolare, a ciascun paziente è stato consegnato un Google Fitbit — un dispositivo commerciale da polso che registra attività fisica, sonno e frequenza cardiaca — da indossare per tre settimane dopo l’intervento. I ricercatori hanno adattato gli algoritmi del dispositivo per analizzare variazioni nei ritmi circadiani e nei parametri vitali, anziché limitarsi ai dati standard.
Il nuovo sistema ha rilevato con un’accuratezza del 91% i primi segnali di complicanze post-operatorie fino a tre giorni prima la diagnosi medica. Inoltre, è stato possibile identificare con il 74% di accuratezza i bambini che non presentavano problemi.
Attualmente, i chirurghi si affidano ai sintomi comunicati da bambini e genitori dopo le dimissioni dagli ospedali, ma questa modalità non consente sempre di riconoscere tempestivamente le complicazioni. In sostanza i ricercatori hanno voluto sviluppare un sistema in grado di analizzare i dati in tempo reale e inviare allerte direttamente ai team clinici.
il dottor Fizan Abdullah, coautore dello studio ha evidenziato a Reuters che “grazie a dispositivi facilmente accessibili e a un algoritmo innovativo, è possibile rivoluzionare il monitoraggio post-operatorio e migliorare concretamente le cure dei bambini”
https://www.science.org/doi/epdf/10.1126/sciadv.adv2643?utm_source=Sailthru&utm_medium=Newsletter&utm_campaign=Health-Rounds&utm_term=071025&lctg=621f77e8ffdbe9392a016870
Cristoforo Zervos