Semplificazione della Nota 100 di Aifa, aggiornamento dei Lea con l’adeguamento della tariffa della visita diabetologica e il reinserimento di prestazioni essenziali come l’esame del fondo oculare e la fotografia digitale per la retinopatia, riconoscimento dell'attività fisica come terapia e creazione di una rete per la gestione del piede diabetico: queste le priorità individuate dagli Stati Generali del Diabete 2025, che si aprono oggi a Roma. L'evento riunisce istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti per affrontare l'emergenza diabete in Italia e promuovere un nuovo modello di assistenza che superi l'approccio focalizzato sulla singola patologia per includere le comorbidità e la multi-cronicità. Presentato un Policy Paper rivolto alle istituzioni con le linee guida per un intervento mirato.
Secondo il professor Renato Brunetta, presidente del CNEL, il diabete rappresenta una sfida complessa per il sistema sanitario, legata strettamente alla prevenzione e agli stili di vita. "Sugli stili di vita il CNEL sta lavorando a un disegno di legge delega che ricomprenda sanità, formazione, lavoro, sport e alimentazione, per promuovere una cultura della prevenzione basata su stimoli e partecipazione", ha dichiarato Brunetta.
Per la professoressa Raffaella Buzzetti, presidente FeSDI e della Società Italiana di Diabetologia, è necessario un cambio di paradigma: "Il diabetologo deve diventare il primo referente clinico per la preservazione della salute del paziente, in un modello che favorisca un approccio integrato e personalizzato".
Il professor Riccardo Candido, presidente AMD, ha sottolineato come solo il 30% delle persone con diabete abbia accesso a cure specialistiche: "Le strutture diabetologiche con team multiprofessionali sono ancora poche e manca un'integrazione efficace con la medicina generale, con conseguenze negative sugli esiti di salute e sull’aumento delle complicanze".
Sul fronte politico, la senatrice Daniela Sbrollini, vicepresidente della Commissione Affari sociali del Senato, ha evidenziato la necessità di un'azione congiunta tra mondo scientifico, istituzioni e pazienti: "Ho presentato un Disegno di legge per inserire lo sport in ricetta medica, incentivando i pazienti con detrazioni fiscali a praticare attività fisica come strumento terapeutico".
L’onorevole Roberto Pella, co-presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità, Diabete e Malattie Croniche, ha ribadito l’importanza delle riforme per garantire una presa in carico territoriale efficace: "Promuoviamo un approccio olistico e multisettoriale che garantisca alle persone con diabete gli stessi diritti delle persone sane, incentivando la cultura della prevenzione".
Tra le azioni prioritarie emerse dagli Stati Generali, il riconoscimento dell'attività fisica come terapia, la creazione di una rete per la gestione del piede diabetico e fondi per lo screening nazionale del diabete tipo 1. Con oltre 4 milioni di italiani affetti dalla patologia e una prevalenza destinata a crescere, il diabete si conferma una priorità sanitaria su cui è urgente intervenire.