Le tendinopatie del ginocchio sono frequentemente riscontrate negli atleti che praticano sport di “pivoting”, caratterizzati da cambi di direzione rapidi, scatti e salti esplosivi o negli sport di “endurance”, dove l’articolazione è sottoposta a un carico eccessivo e ripetitivo.
Le principali patologie tendinee del ginocchio includono [1]:
• Tendinopatie dell’apparato estensore
• Tendinopatia della zampa d'oca
• Tendinopatie degli ischiocrurali
• Tendinopatia poplitea
• Sindrome della bandelletta ileotibiale
Le tendinopatie dell’apparato estensore, che comprendono la tendinopatia patellare e quella quadricipitale, rappresentano una delle patologie tendinee più comuni del ginocchio negli sportivi. La localizzazione più frequente è l’inserzione rotulea del tendine patellare (65-70%), seguita dall’inserzione patellare del quadricipite femorale (20-25%) e infine dall’inserzione tibiale del tendine patellare (5-10%) [2].
La tendinopatia rotulea, nota anche come “Jumper’s Knee”, si manifesta soprattutto negli sportivi che praticano attività di salto. In questi casi, micro-lesioni del tendine rotuleo causano gonalgia anteriore, localizzata proprio nel tendine. La tendinopatia rotulea è stata classificata da Blazina et al. in quattro stadi:
1. Stadio I: dolore post-attività sportiva
2. Stadio II: dolore iniziale durante l'attività, che scompare dopo il riscaldamento, ma può riemergere con l’affaticamento muscolare
3. Stadio III: dolore sia a riposo che durante l'attività, con riduzione della performance
4. Stadio IV: rottura del tendine rotuleo.
Le tendinopatie del tendine quadricipitale vengono spesso diagnosticate erroneamente come tendinopatie rotulee, ma il dolore si localizza al polo superiore della rotula. L’eziologia e l’epidemiologia di questa condizione sono simili a quelle della tendinopatia rotulea.
La tendinite della zampa d'oca è una condizione frequente, sebbene venga spesso confusa con la borsite della zampa d’oca. A differenza della borsite, che si manifesta principalmente nei pazienti con osteoartrosi, la tendinite della zampa d’oca è comune negli atleti che praticano sport di corsa o nei pesisti. Sebbene la presentazione clinica sia simile, la borsite della zampa d'oca è spesso una condizione auto-limitante, mentre la tendinopatia può prolungarsi nel tempo se non trattata adeguatamente dal punto di vista fisioterapico.
Le tendinopatie degli ischiocrurali, che comprendono quella bicipitale e quella del semimembranoso, sono meno frequenti rispetto alle distrazioni ed elongazioni dei rispettivi muscoli, che invece sono molto comuni negli sportivi di alto livello. La tendinopatia del semimembranoso è particolarmente rara e si manifesta come un dolore postero-mediale, tipico degli sport da "overuse" [3]. La tendinopatia bicipitale, più comune rispetto alla precedente, viene trattata inizialmente in modo conservativo. Nei casi resistenti alla terapia conservativa, è possibile ricorrere al trattamento chirurgico [4].
Le tendinopatie poplitee isolate sono rare, ma più frequenti quando associate a lesioni del punto d’angolo postero-esterno o nel contesto di lesioni multiligamentose. Devono essere sospettate negli sportivi di alto livello che riferiscono gonalgia postero-laterale e instabilità rotatoria, con un test di Garrick positivo [5].
Pur non essendo tecnicamente una tendinopatia, ma condividendo aspetti eziologici simili, la sindrome della bandelletta ileotibiale (ITBS) è una delle cause più comuni di gonalgia laterale negli atleti (1,6-12%), con un'incidenza che raggiunge quasi il 22% nei ciclisti [6]. La retrazione della bandelletta ileotibiale può provocare gonalgia laterale e risultare positiva al test di Ober, specialmente negli atleti che praticano sport che comportano ripetuti movimenti di flesso-estensione del ginocchio.
Le tendinopatie del ginocchio rappresentano una sfida significativa per molti atleti e, se non trattate tempestivamente, possono compromettere seriamente le prestazioni. È essenziale individuare queste condizioni fin da subito per garantire un recupero completo. La prevenzione passa attraverso una preparazione atletica adeguata, con particolare attenzione a riscaldamento e stretching. Tuttavia, gli sportivi che praticano attività ad alta intensità e ripetitive sono più soggetti a queste problematiche e devono essere informati su come riconoscerle e affrontarle.
Bibliografia
[1] Kakouris N, Yener N, Fong DTP. A systematic review of running-related musculoskeletal injuries in runners. J Sport Health Sci. 2021 Sep;10(5):513-522. doi: 10.1016/j.jshs.2021.04.001. Epub 2021 Apr 20. PMID: 33862272; PMCID: PMC8500811.
[2] King D, Yakubek G, Chughtai M, Khlopas A, Saluan P, Mont MA, Genin J. Quadriceps tendinopathy: a review, part 2-classification, prognosis, and treatment. Ann Transl Med. 2019 Feb;7(4):72. doi: 10.21037/atm.2019.01.63. PMID: 30963067; PMCID: PMC6409233.
[3] Sederberg M, LaMarche L, Skinner L, Cushman DM. Distal semimembranosus tendinopathy: A narrative review. PM R. 2022 Aug;14(8):1010-1017. doi: 10.1002/pmrj.12667. Epub 2021 Aug 5. PMID: 34218525.
[4] Longo UG, Garau G, Denaro V, Maffulli N. Surgical management of tendinopathy of biceps femoris tendon in athletes. Disabil Rehabil. 2008;30(20-22):1602-7. doi: 10.1080/09638280701786120. PMID: 18608398.
[5] Farrell C, Kiel J, Seemann L, Pujalte GGA. Popliteus Tendon Injuries. Orthopedics. 2023 Jul-Aug;46(4):e193-e198. doi: 10.3928/01477447-20220719-10. Epub 2022 Jul 25. PMID: 35876776
[6] Lavine R. Iliotibial band friction syndrome. Curr Rev Musculoskelet Med. 2010 Jul 20;3(1-4):18-22. doi: 10.1007/s12178-010-9061-8. PMID: 21063495; PMCID: PMC2941581
Dott. Domenico L. Battaglia1
Dott. Antonino Cantivalli2
Affiliazioni:
1 AO Ospedale Mauriziano Umberto I, Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia, Università di Torino, Largo Turati 62, 10128 Torino, Italia
2 Ospedale Maggiore di Chieri e Ospedale Santa Croce di Moncalieri, ASLTO5, Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia.