Il consumo di bevande zuccherate è noto per aumentare il rischio di diabete, ma il meccanismo alla base di questa relazione non è chiaro. Ora uno studio, pubblicato su Cell Metabolism, suggerisce che i metaboliti prodotti dal microbiota intestinale potrebbero giocare un ruolo chiave in questo processo.
I risultati hanno evidenziato che il consumo elevato di bevande zuccherate (definito come due o più al giorno) era associato a cambiamenti nella quantità di nove specie batteriche, quattro delle quali sono note per produrre acidi grassi a catena corta, molecole che influenzano positivamente il metabolismo del glucosio. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che queste alterazioni non erano associate allo zucchero ingerito da fonti alimentari solide.
L'analisi ha anche individuato un legame tra il consumo di bevande zuccherate e 56 metaboliti sierici, molti dei quali derivati dal microbiota intestinale. Questi metaboliti erano correlati a parametri metabolici peggiori, tra cui livelli più alti di glicemia e insulina a digiuno, indice di massa corporea più elevato, rapporto vita-fianchi più alto e livelli più bassi di colesterolo HDL. Inoltre, livelli più elevati di questi metaboliti erano predittivi di un rischio maggiore di sviluppare il diabete nei successivi dieci anni.
Studi precedenti condotti in Europa e Cina hanno dimostrato che le bevande zuccherate alterano la composizione del microbioma intestinale, ma questo è il primo studio a indagare se questi cambiamenti microbici influenzino il metabolismo dell'ospite e il rischio di diabete.
“Abbiamo scoperto che diversi metaboliti correlati al microbiota sono associati al rischio di diabete. In altre parole, questi metaboliti potrebbero prevedere il futuro sviluppo del diabete. Il nostro studio suggerisce un potenziale meccanismo per spiegare perché le bevande zuccherate sono dannose per il metabolismo,” afferma l'autore Qibin Qi, epidemiologo presso l'Albert Einstein College of Medicine. “Sebbene i nostri risultati siano osservazionali, forniscono spunti per potenziali strategie di prevenzione o gestione del diabete tramite il microbioma intestinale.”
Poiché il microbioma intestinale è stato analizzato solo in un sottogruppo di partecipanti, i ricercatori non hanno potuto determinare se specifiche specie batteriche siano direttamente associate al rischio di diabete, ma intendono approfondire questa possibilità in studi futuri.