Uno studio, recentemente pubblicato su JAMA Pediatrics, ha dimostrato che trattare l'obesità fin dall'infanzia può avere effetti duraturi e significativi sulla salute a lungo termine, riducendo il rischio di sviluppare patologie come diabete di tipo 2, dislipidemia e ipertensione in età adulta e persino diminuire il rischio mortalità precoce. Tuttavia, i miglioramenti osservati non sembrano influenzare il rischio di depressione o ansia, condizioni che spesso coesistono con l'obesità ma che sembrano avere radici indipendenti.
I dati riguardanti l’impatto a lungo termine del trattamento dell’obesità infantile sul rischio di eventi correlati all’obesità, inclusa la mortalità prematura, sono limitati. La ricerca, condotta in Svezia, ha coinvolto oltre 6713 individui inclusi (3777 maschi e 2936 femmine), con un’età mediana all’inizio del trattamento per l’obesità era di 12,1 anni e la durata mediana del trattamento era di 3,0 anni. I dati, raccolti tra il 1996 e il 2019, sono stati confrontati con quelli di una popolazione generale abbinata per età, sesso e area geografica. Gli esiti sono stati valutati in individui di età compresa tra 18 e 30 anni (2005-2020).
Tra i risultati più significativi dello studio emerge che una buona risposta al trattamento, o addirittura la remissione completa dell'obesità, ha ridotto drasticamente il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 (fino al 58% in meno), dislipidemia (69% in meno) e ipertensione (60% in meno). Anche il ricorso alla chirurgia bariatrica è diminuito del 58% nei pazienti con una buona risposta al trattamento.
Il dato forse più sorprendente riguarda la mortalità: chi ha risposto bene al trattamento ha mostrato un rischio di morte prematura inferiore dell’88% rispetto a chi ha avuto una scarsa risposta. Questo evidenzia quanto un intervento precoce ed efficace possa salvare vite nel lungo termine.
Nonostante questi risultati positivi, il trattamento dell’obesità pediatrica non sembra influire sul rischio di sviluppare depressione o ansia nell’età adulta, due condizioni che, pur essendo spesso legate all’obesità, sembrano dipendere da altri fattori.
"Il messaggio è chiaro: intervenire presto sull’obesità infantile non è solo una questione estetica o psicologica, ma un vero e proprio investimento sulla salute pubblica a lungo termine," affermano i ricercatori.
Ora, l'obiettivo sarà quello di migliorare ulteriormente i trattamenti e renderli accessibili al maggior numero possibile di bambini, per garantire loro un futuro libero da malattie legate al peso.