L’educazione sanitaria deve essere tra le priorità della riforma della scuola. È l’appello del Presidente della Società Italiana di Pediatria Rino Agostiniani al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che nei giorni scorsi ha annunciato le indicazioni per la revisione dei programmi del primo ciclo scolastico. Secondo Agostiniani, educare alla salute fin dall’infanzia è essenziale per promuovere stili di vita sani e prevenire malattie croniche che rischiano di compromettere il benessere delle future generazioni e di pesare sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
La proposta della Società Italiana per l’introduzione dell’educazione sanitaria si articola in cinque aree di intervento:
1. Alimentazione e stili di vita: promuovere una corretta alimentazione, ispirata ai principi della dieta mediterranea, e incentivare l’attività fisica regolare per contrastare la sedentarietà.
2. Vaccinazioni: combattere la disinformazione e promuovere la cultura delle vaccinazioni, con particolare attenzione agli adolescenti, la fascia più vulnerabile, dove le coperture vaccinali sono ben al di sotto degli obiettivi.
3. Comportamenti a rischio e dipendenze: prevenire l’abuso di alcol, fumo e l’uso delle sigarette elettroniche, già diffusi nella scuola secondaria di primo grado, oltre alle nuove dipendenze digitali, come gaming e social media.
4. Educazione alla natalità e fertilità: affrontare l'emergenza denatalità, educando i giovani sul rispetto dei tempi biologici e sul valore della fertilità, legata a comportamenti sani fin dall’infanzia.
5. Cittadinanza digitale: Insegnare ai ragazzi l’uso consapevole delle tecnologie, con un focus sulla prevenzione del cyberbullismo e dei rischi per la salute mentale legati all’eccessiva esposizione ai dispositivi digitali.
“Integrare la prevenzione nei programmi scolastici è fondamentale per costruire un futuro più sano. Insegnare ai bambini a fare scelte di vita salutari e a riconoscere i comportamenti che mettono a rischio la salute significa prepararli ad essere cittadini consapevoli, ridurre i costi sanitari e, soprattutto, prevenire milioni di casi di malattie evitabili”, spiega Agostiniani. “Puntare sulla prevenzione nelle scuole può contribuire a diminuire in modo significativo il peso delle malattie croniche, che oggi rappresentano una sfida cruciale per la sostenibilità del nostro sistema sanitario”, aggiunge Agostiniani.