Nei pazienti con emicrania, l'uso di anticorpi monoclonali diretti al peptide correlato alla gene della calcitonina (mAbs anti-CGRP) non comporta un aumento del rischio di malattie cardiovascolari (CVD) rispetto all'onabotulinumtoxinA (derivato della tossina botulinica). Questo indica che i mAbs anti-CGRP possono essere considerati un'opzione valida per la prevenzione dell'emicrania in pazienti anziani o con disabilità. È quanto emerge da uno studio, pubblicato su «JAMA Neurology» da un gruppo di ricercatori delle Università della Florida, a Gainesville, e di Pittsburgh, condotto su un campione nazionale di richieste di rimborso Medicare (programma di assicurazione sanitaria statunitense) dal maggio 2018 al dicembre 2020. Il campione di studio includeva beneficiari Medicare di almeno 18 anni con emicrania, senza infarto miocardico (IM), ictus, cefalea a grappolo, carcinoma o cure ospedaliere nell'anno precedente l'inizio del trattamento. Sono state create cinque coorti, ciascuna rappresentante intervalli di sei mesi, per minimizzare i bias legati all'introduzione di nuovi farmaci e alla pandemia di Covid-19. I risultati principali indicano che l'uso di mAbs anti-CGRP non ha comportato un aumento del rischio di eventi cardiovascolari (aHR 0,88; 95% CI, 0,44-1,77), crisi ipertensiva (aHR 0,46; 95% CI, 0,14-1,55), rivascolarizzazione periferica (aHR 1,50; 95% CI, 0,48-4,73) o fenomeno di Raynaud (aHR 0,75; 95% CI, 0,45-1,24) rispetto all'onabotulinumtoxinA. Tra i 266.848 pazienti eleggibili con emicrania, 5.153 avevano iniziato il trattamento con mAbs anti-CGRP e 4.000 con onabotulinumtoxinA. Le analisi per sottogruppo per età e per la presenza di CVD preesistente (esclusi IM o ictus) hanno mostrato risultati simili.
Lo studio suggerisce che, nonostante le iniziali preoccupazioni riguardo agli effetti cardiovascolari del blocco del CGRP, l'uso di mAbs anti-CGRP non comporta un aumento del rischio di CVD rispetto all'onabotulinumtoxinA tra gli adulti con emicrania, che in questa analisi erano in maggioranza anziani o individui con disabilità. Ciò è particolarmente rilevante dato che molti altri farmaci per l'emicrania presentano controindicazioni cardiovascolari e l'uso off-label di farmaci preventivi orali spesso comporta effetti collaterali significativi e problemi di tollerabilità.
Studi futuri con periodi di follow-up più lunghi e in altre popolazioni saranno necessari per confermare questi risultati. Gli studi osservazionali post-approvazione, come questo, condotti su popolazioni più ampie e utilizzando dati real-world, sono essenziali per comprendere pienamente gli eventi cardiovascolari relativamente rari che necessitano di un follow-up a lungo termine per stabilire il profilo di sicurezza dei mAbs anti-CGRP.
A.Z.
JAMA Neurol. 2025 Jan 6. doi: 10.1001/jamaneurol.2024.4537. Epub ahead of print.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39761027/