Un recente studio della rivista Lancet Diabetes and Endocrinology esamina come il consumo di diversi tipi di carne possa aumentare il rischio di diabete di tipo 2 (T2D). Lo studio ha mostrato che l'assunzione di carne rossa non processata, carne processata e pollame è collegata a un aumento del rischio di diabete. In particolare, la carne processata ha dimostrato il più alto rischio relativo, con un aumento del 15% per ogni 50 grammi consumati al giorno. Anche il consumo di carne rossa non processata ha comportato un aumento del rischio del 10% per ogni 100 grammi giornalieri, mentre per il pollame l'incremento del rischio è stato leggermente inferiore, pari all'8% per 100 grammi al giorno.
Durante un follow-up mediano di 10 anni, sono stati identificati oltre 107.000 nuovi casi di diabete di tipo 2. Sebbene l'associazione tra consumo di carne e rischio di diabete fosse chiara in America, Europa e Pacifico occidentale, i dati per altre regioni, come il Mediterraneo orientale e l'Asia meridionale, hanno mostrato risultati meno certi.
Questi risultati forniscono un importante supporto per le raccomandazioni nutrizionali che promuovono la riduzione del consumo di carne, in particolare quella processata, per mitigare il rischio di diabete. Lo studio ha inoltre suggerito che sostituire la carne processata con carne rossa non processata o pollame può ridurre il rischio di sviluppare la malattia. Tuttavia, le associazioni con il pollame sono meno consistenti, richiedendo ulteriori ricerche per chiarire l'effetto di questo alimento.
I risultati dovrebbero orientare le future politiche sanitarie, incoraggiando scelte alimentari che migliorino sia la salute umana che la sostenibilità ambientale.