Semaglutide riduce il rischio combinato di mortalità cardiovascolare o di eventi da scompenso cardiaco nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata o lievemente ridotta
L’antidiabetico semaglutide non solo ritarda la progressione della malattia ma riduce il rischio di morte del 24%, per questa causa e per eventi cardiaci maggiori, secondo dati comunicati dall’azienda
Semaglutide, antidiabetico analogo del GLP-1 (GLP-1a), ha ritardato la progressione della malattia renale cronica nelle persone con diabete, riducendo del 24% il rischio di morte
Il nuovo trattamento, chiamato “IcoSema”, è composto dall'associazione a dose fissa di due prodotti: un'insulina a lento rilascio e semaglutide, farmaco inizialmente approvato per il diabete
La somministrazione settimanale riduce la mortalità per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale o ictus non fatale nell’arco di un follow-up medio di 39,8 mesi
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