Le consulenze psichiatriche in Pronto soccorso raggiungono una stima di 350.000 casi l’anno, con il 10% riferito a pazienti minorenni. Il dato emerge da un’indagine della Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza (Simeu) condotta su 50 strutture.
La rilevazione è stata presentata durante Accademia dei direttori Simeu 2025. Il campione, pari al 12% del totale nazionale e con oltre 2.300.000 accessi nel 2024, registra 40.000 consulenze psichiatriche, pari a quasi il 2% degli accessi, proiettate poi su scala nazionale.
Secondo la Simeu, nel 54% dei Pronto soccorso è presente una guardia psichiatrica attiva, nel 33% è prevista reperibilità e nel 13% non vi è alcuna copertura specialistica. Il dato evidenzia una disponibilità eterogenea dei servizi, con conseguenze sulla gestione dei casi acuti.
Per quanto riguarda i ricoveri dei pazienti minorenni con problemi comportamentali, la capacità ricettiva non risulta uniforme. La ricerca indica che il 39% delle strutture ha possibilità di ricovero per under 18. Nel 61% dei casi non è prevista alcuna soluzione. Tra i centri che dispongono di posti letto, l’11% ha reparti dedicati di neuropsichiatria infantile, il 9% ricovera nelle strutture per adulti, il 19% nelle pediatrie.
La Simeu segnala che le evidenze raccolte si inseriscono in un quadro di crescita del disagio psichico nella popolazione generale e negli adolescenti, con impatti assistenziali rilevanti sulla rete dell’emergenza-urgenza.