Aggiornati i criteri diagnostici della sclerosi multipla con la pubblicazione su The Lancet Neurology del consensus internazionale guidato dal prof. Xavier Montalban, che rivede in modo sostanziale l’impianto dei criteri McDonald 2024 con l’obiettivo di anticipare la diagnosi mantenendo elevata specificità.
La revisione introduce un approccio unificato alla diagnosi valido sia per le forme recidivanti sia per quelle progressive, estendibile a tutte le età, dall’età pediatrica alla popolazione oltre i 50 anni, includendo pazienti con comorbilità vascolari o condizioni confondenti come l’emicrania.
Tra le novità principali figura l’inserimento del nervo ottico come quinta sede anatomica utile per soddisfare i criteri di disseminazione nello spazio, insieme alle aree periventricolare, juxtacorticale/corticale, infratentoriale e midollare. Con il nuovo schema, la presenza di lesioni tipiche in almeno quattro localizzazioni consente la conferma diagnostica senza necessità di ulteriori evidenze aggiuntive.
Il documento riconosce inoltre un ruolo diagnostico di supporto a specifici biomarcatori, utilizzabili quando disponibili per aumentare la specificità soprattutto nei casi dubbi:
• Central Vein Sign (CVS),
• Paramagnetic Rim Lesions (PRL),
• catene leggere kappa libere (kFLC) nel liquor cerebrospinale.
I criteri includono ora anche le presentazioni radiologicamente isolate (RIS) e alcune condizioni con sintomi non chiaramente riconducibili a un attacco clinico definito o a progressione di disabilità, che possono comunque soddisfare i requisiti per la diagnosi di SM in presenza degli opportuni criteri integrativi.
Particolare attenzione viene posta alle fasce di età più avanzate e ai pazienti con comorbilità, nei quali aumenta il rischio di sovradiagnosi. In questi contesti gli autori raccomandano un’interpretazione più prudente della risonanza magnetica e un uso mirato dei biomarcatori avanzati per evitare attribuzioni errate delle lesioni aspecifiche.
Il consensus fornisce inoltre indicazioni sulla standardizzazione delle acquisizioni RM, che dovranno sempre includere encefalo e midollo spinale, con sequenze sensibili alla suscettibilità magnetica utili per la valutazione delle CVS e delle PRL, e sull’uniformazione dei modelli di refertazione per favorire una diagnosi più tempestiva ma accurata a livello internazionale.
Fonte
Montalban X. et al., The Lancet Neurology (2025), “Diagnosis of multiple sclerosis: 2024 revisions of the McDonald criteria”.
Diagnosis of multiple sclerosis: 2024 revisions of the McDonald criteria