La Società Italiana di Neurologia (SIN) chiede che una quota dei nuovi investimenti destinati alle cure palliative, previsti dalla manovra finanziaria a sostegno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), sia indirizzata in modo specifico all’ambito neurologico. Lo sottolinea la Società in un comunicato diffuso l’11 novembre.
Secondo la SIN, le malattie neurologiche rappresentano una delle principali sfide del sistema sanitario per l’impatto clinico, assistenziale e umano. A livello globale costituiscono la prima causa di disabilità e una delle principali cause di morte. I bisogni di cure palliative in questo ambito sarebbero inoltre ampiamente inespressi, soprattutto nelle patologie a prognosi sfavorevole.
La Società richiama, tra le condizioni che pongono esigenze assistenziali complesse, la sclerosi laterale amiotrofica, le forme avanzate di malattia di Parkinson e i parkinsonismi, le forme progressive di sclerosi multipla e le demenze, sottolineando come la presa in carico richieda un approccio continuativo orientato alla persona e al sostegno dei familiari.
Il comunicato segnala inoltre che una quota significativa delle richieste di suicidio medicalmente assistito riguarderebbe persone con grave disabilità neurologica. La SIN osserva che questo dato sollecita una riflessione sul modo in cui il sistema sanitario risponde alla sofferenza e alla perdita di dignità percepita da alcuni pazienti, ribadendo il ruolo delle cure palliative nel garantire sollievo e accompagnamento.
La SIN ricorda le attività svolte negli anni dal Gruppo di Studio in Bioetica e Cure Palliative, tra cui la diffusione della cultura palliativa e la pubblicazione di documenti dedicati ai temi del fine vita. In collaborazione con la Società Italiana di Cure Palliative (SICP), ha inoltre definito modelli di integrazione tra neurologia e cure palliative basati su interventi precoci e simultanei, che richiedono risorse stabili e programmazione regionale.
La Società sottolinea l’esigenza di una piena attuazione della legge 38/2010 e della legge 219/2017, con l’introduzione di parametri specifici per monitorare la qualità dell’assistenza alle persone con malattie neurologiche e garantire l’autonomia decisionale della persona assistita.
Infine, la SIN rivolge un appello alle istituzioni affinché i fondi siano erogati in modo trasparente e proporzionato ai bisogni epidemiologici, assicurando un’applicazione equa e uniforme sul territorio nazionale, con criteri condivisi di monitoraggio e valutazione. La Società dichiara che vigilerà sull’attuazione delle misure, collaborando con le istituzioni competenti.