La comprensione delle differenze di sesso nel sistema immunitario è oggi uno dei fronti più promettenti della ricerca biomedica. In una recente review pubblicata su Science, Erica Ollmann Saphire e Sonia Sharma (La Jolla Institute for Immunology, USA) hanno analizzato i meccanismi genetici, ormonali ed epigenetici alla base del fatto che diverse malattie colpiscono diversamente uomini e donne.
La ricerca sulle differenze immunitarie legate al sesso è importante anche per lo sviluppo di nuove immunoterapie contro il cancro. Come ha spiegato Sharma: “Stiamo comprendendo sempre di più come le differenze basate sul sesso influenzino l'esito delle malattie. Quando si tratta di medicina, non esiste una soluzione unica per tutti. Questo sta portando a nuovi approcci verso la medicina di precisione. In particolare, ci stiamo chiedendo in che modo il sistema immunitario di ogni persona contribuisca a controllare il cancro attraverso l'immunoterapia”.
Le ricercatrici hanno messo in luce come cromosomi, ormoni e fattori ambientali interagiscano nel modellare il sistema immunitario. In particolare, le donne, avendo due cromosomi X, possiedono una gamma più ampia di geni immunitari, che da un lato le aiuta a difendersi meglio da virus e batteri, ma dall’altro aumenta la predisposizione alle malattie autoimmuni.
ln particolare, la componente genetica gioca un ruolo centrale. La presenza di due copie del cromosoma X nelle donne amplifica la variabilità della risposta immunitaria. L’inattivazione casuale di uno dei due cromosomi X in ogni cellula crea un mosaico di cellule immunitarie con funzionalità differenziata nei vari tessuti. Questo meccanismo, se da un lato favorisce una maggiore resistenza alle infezioni (come osservato durante la pandemia da SARS-CoV-2), dall’altro comporta un aumento del rischio di patologie autoimmuni (ad esempio lupus, Sjögren, sclerodermia).
Il contributo ormonale è altrettanto cruciale. Estrogeni e testosterone modulano direttamente l’attività genica delle cellule immunitarie, determinando funzioni divergenti tra i due sessi. La letteratura recente mostra che questa modulazione influenza non solo la suscettibilità alle infezioni ma anche la risposta ai trattamenti, incluse le immunoterapie oncologiche.
Saphire e Sharma sottolineano infine il ruolo di fattori ambientali, come alimentazione ed esposizione a sostanze chimiche, che si sommano alle influenze genetiche e ormonali. Anche microbioma cutaneo e intestinale sembrano presentare differenze caratteristiche tra uomini e donne.
L’impatto clinico di tali evidenze è rilevante. la medicina di precisione non può prescindere dal considerare le differenze immunologiche di genere e le autrici auspicano che la collaborazione multidisciplinare acceleri il trasferimento di queste conoscenze in ambito clinico, delineando un percorso verso interventi più mirati ed efficaci.