Si è insediato ufficialmente l’8 luglio, alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci, il nuovo Consiglio Superiore di Sanità (CSS) per il triennio 2025-2028. Alla guida dell’organo consultivo più autorevole del Ministero è stato designato per acclamazione il professor Alberto Siracusano, psichiatra e docente universitario. Con lui, vicepresidenti la professoressa Annamaria Colao e il professor Alberto Mantovani, due figure di rilievo nella ricerca clinica e nella medicina accademica.
«Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il Servizio sanitario nazionale», ha affermato il Ministro Schillaci, che ha ricordato il valore strategico dell’organo nella formulazione di pareri e proposte su temi centrali della sanità pubblica. Il Ministro ha inoltre annunciato la predisposizione di un elenco di esperti per coprire le aree tematiche non rappresentate all’interno della composizione del Consiglio.
Nel suo intervento, Siracusano ha sottolineato l’intenzione di lavorare «in un’ottica One Health, con particolare attenzione alla salute mentale», puntando su un approccio più inclusivo e trasversale della medicina e della sanità pubblica.
A commentare la nomina è anche il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, che ha espresso soddisfazione per le scelte effettuate:
«Auguri al nuovo presidente Siracusano e ai vicepresidenti Colao e Mantovani. Tre colleghi di valore riconosciuto a livello internazionale, che metteranno le loro competenze al servizio della sanità italiana. L’elezione di uno psichiatra rappresenta un forte segnale di attenzione al benessere e alla salute mentale, che oggi più che mai deve essere terreno di prevenzione e gestione delle malattie».
Il nuovo CSS è composto da 30 membri non di diritto, nominati dal Ministro, oltre ai rappresentanti delle principali istituzioni sanitarie. La sua attività sarà centrale nei prossimi anni per orientare le scelte strategiche del SSN, anche alla luce delle sfide emergenti come l’invecchiamento della popolazione, l’innovazione terapeutica e l’integrazione tra ospedale e territorio.