Chi si vaccina contro l’Herpes zoster ha un rischio inferiore del 23% di eventi cardiovascolari come ictus, scompenso cardiaco e coronaropatie. È quanto emerge da uno studio pubblicato sull’European Heart Journal, che ha coinvolto oltre 1,2 milioni di persone in Corea del Sud.
Il beneficio, spiegano i ricercatori guidati dal professor Dong Keon Yon della Kyung Hee University College of Medicine di Seoul, si mantiene fino a otto anni dalla vaccinazione ed è particolarmente evidente negli uomini, negli under 60 e in chi ha stili di vita poco salutari, come fumatori, consumatori di alcol e persone sedentarie.
"La nostra ricerca suggerisce che il vaccino contro l’Herpes Zoster può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache, anche in chi non ha fattori di rischio noti", ha dichiarato Yon. I dati raccolti dal 2012 hanno mostrato una riduzione del 26% degli eventi cardiovascolari maggiori (ictus, infarto o morte cardiaca), una diminuzione del 26% del rischio di scompenso cardiaco e del 22% della coronaropatia tra i vaccinati.
L’effetto protettivo è massimo nei due-tre anni successivi alla vaccinazione, ma persiste fino a otto anni. Lo studio, che ha seguito 1.271.922 persone over 50, è il più ampio e dettagliato finora condotto sull’associazione tra il vaccino anti-zoster e 18 diverse patologie cardiovascolari.
FONTE
Dong Keon Yon et al, Live zoster vaccination and cardiovascular outcomes: a nationwide, South Korean study, European Heart Journal (2025).