"La prevenzione del cancro da Hpv si fonda su due pilastri inscindibili: la vaccinazione e lo screening. Queste due armi straordinarie ci offrono oggi la possibilità di debellare alcune tipologie di tumore, a partire da quello della cervice uterina". Così Enrico Di Rosa, presidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), in occasione della Giornata internazionale di sensibilizzazione sull'Hpv, in calendario il 4 marzo, sottolinea l'impegno della Siti a collaborare con le istituzioni affinché ogni cittadino possa accedere a strumenti efficaci di prevenzione e cura con l'obiettivo comune di sconfiggere definitivamente i tumori Hpv correlati.
Per Di Rosa, "l'azione coordinata e integrata di tutti gli attori del sistema può contribuire, in modo significativo, alla protezione della popolazione contro l'Hpv. Abbiamo gli strumenti per eliminare in un futuro non lontano i tumori Hpv correlati, dobbiamo garantire il nostro impegno per raggiungere questo risultato". L'Hpv è responsabile del 9,4% di tutti i tumori a livello globale e del 100% dei tumori della cervice uterina ed è classificato come secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo. L'infezione da Papillomavirus è la più frequente sessualmente trasmessa (circa l'80% della popolazione sessualmente attiva la contrae almeno una volta nel corso della vita) e può causare lesioni benigne, come verruche cutanee e condilomi genitali, lesioni pre-invasive (displasie) o lesioni invasive, quali i tumori.
Le stime indicano infatti che, in Europa, sia la causa del: 100% dei tumori della cervice uterina; 88% del cancro anale; 78% dei tumori vaginali; 53% del cancro al pene; 30% dei tumori orofaringei; 25% dei tumori della vulva. Ogni anno, in Italia, si registrano 2.500 nuovi casi di tumore della cervice e oltre 22mila lesioni precancerose di alto grado, numeri che potrebbero essere drasticamente ridotti grazie a una maggiore adesione ai programmi di vaccinazione e screening. Per ridurre l'incidenza e la mortalità dei tumori Hpv-correlati, è essenziale agire su due fronti paralleli: vaccinazione anti-Hpv, efficace nel prevenire l'infezione e, di conseguenza, i tumori correlati; e screening oncologico, fondamentale per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo delle lesioni precancerose.
L'Europe's Beating Cancer Plan ha fissato obiettivi ambiziosi per il 2025, tra cui il 90% di copertura vaccinale negli adolescenti, il 90% di adesione allo screening cervicale con test di ultima generazione ed il 90% di accesso tempestivo a diagnosi e cura. Questi obiettivi - evidenzia la Siti - sono alla portata e si deve avere il dovere di essere ambiziosi e di impegnarsi per raggiungerli.
Per gli igienisti occorre l'impegno di tutti, a tutti i livelli, per il rilancio della prevenzione dell'Hpv, che contempli azioni sinergiche su più fronti. Medici di famiglia, pediatri, ginecologi, farmacisti e servizi territoriali devono essere coinvolti attivamente per promuovere una cultura della prevenzione completa, sensibilizzando la popolazione e garantendo un accesso equo e capillare sia alla vaccinazione che allo screening. È essenziale - ammoniscono gli esperti - far crescere la cultura della prevenzione come pilastro fondamentale per l'eliminazione dei tumori Hpv correlati. Per raggiungere questo obiettivo - suggerisce la Siti - è necessario un impegno sinergico di tutti gli attori coinvolti: operatori sanitari, istituzioni, società civile, agenzie educative e comunicative. Solo attraverso un'azione coordinata sarà possibile aumentare la consapevolezza, migliorare l'adesione ai programmi di vaccinazione e screening e garantire una protezione efficace alla popolazione.