Uno studio pubblicato su BMC Public Health ha indagato il legame tra endometriosi e rischio cardiovascolare (CVD), mostrando come infiammazione e alti livelli di estrogeni possano contribuire ad aumentare i rischi di malattie cardiache e ipertensione.
Quasi la metà (47%) che affrontano problemi di infertilità soffre anche di endometriosi. I sanguinamenti periodici causati dall’endometriosi possono portare a sintomi come infiammazione locale, dolore pelvico, dismenorrea congestizia, sanguinamenti mestruali abbondanti e dolore durante i rapporti. Oltre ai sintomi debilitanti, le donne con endometriosi potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare problemi cardiaci, come la pressione alta o malattie coronariche, malattie autoimmuni e tumori ginecologici. Studi precedenti hanno, infatti, osservato un rischio relativo maggiore del 14% per ipertensione, 25% per ipercolesterolemia, 40% per cardiopatia ischemica e 52% per infarto miocardico.
Questo legame potrebbe essere dovuto all’infiammazione cronica e agli alti livelli di estrogeni che caratterizzano la malattia.
Per affrontare questi dubbi, i ricercatori hanno condotto una revisione sistematica e una meta-analisi su studi di coorte e caso-controllo pubblicati tra gennaio 2000 e aprile 2023.
La revisione ha identificato un aumento del rischio del 23% per le CVD e del 13% per l’ipertensione tra le donne con endometriosi rispetto a quelle senza questa condizione.
Tuttavia, questi risultati devono essere interpretati con cautela, poiché sono necessarie ulteriori ricerche per confermare queste associazioni e indagare i meccanismi sottostanti. Diversi meccanismi biologici potrebbero spiegare l’aumento del rischio cardiovascolare. L’aumento potrebbe essere legato a meccanismi biologici come infiammazione cronica, stress ossidativo e alti livelli di estrogeni, che alterano la funzione endoteliale e favoriscono la formazione di placche aterosclerotiche. Inoltre, fattori legati allo stile di vita (sedentarietà, dieta povera, fumo) e caratteristiche genetiche potrebbero contribuire alla relazione tra endometriosi e CVD.
Questa è la prima metanalisi che analizza l’associazione tra endometriosi e CVD. Questo studio mette in evidenza l’importanza di monitorare attentamente la salute cardiovascolare delle donne con endometriosi. Interventi preventivi e cure personalizzate, volte a ridurre infiammazione, stress ossidativo e squilibri ormonali, oltre a promuovere uno stile di vita sano, potrebbero fare la differenza per migliorare la qualità della vita di queste pazienti.
Queste osservazioni sottolineano l’importanza di monitorare attentamente le pazienti ad alto rischio e di avviare interventi preventivi tempestivi. Il riconoscimento dell’endometriosi come possibile fattore di rischio per CVD consente una valutazione precoce del rischio cardiovascolare e interventi mirati, concentrandosi su cambiamenti dello stile di vita e cure personalizzate per ridurre il rischio cardiovascolare integrando trattamenti mirati a infiammazione cronica, stress ossidativo e percorsi ormonali nelle strategie per gestire le pazienti con endometriosi.