Garantire alle persone con diabete e ai clinici in Italia un accesso equo, tempestivo e sostenibile alle tecnologie più innovative per la gestione del diabete: questa è stata la call to action emersa durante l’evento "Il monitoraggio interstiziale del glucosio: il coordinamento multilivello per garantire un accesso equo a tutti i pazienti", tenutosi al Senato della Repubblica su invito della Senatrice Tilde Minasi. L'evento ha visto la partecipazione di istituzioni, esperti, società scientifiche e associazioni pazienti di diverse regioni italiane, ed è stato realizzato con il contributo non condizionante di Roche. Al termine dell’incontro è stato siglato un "Action Paper per la gestione ottimale della malattia diabetica", un documento di azioni concrete per ridefinire e migliorare la presa in carico delle persone con diabete, permettendo l'accesso alle soluzioni tecnologiche attuali e future in modo equo e sostenibile, superando le barriere nazionali e regionali ancora esistenti.
Secondo i firmatari del documento, particolare attenzione deve essere posta su vari ambiti: un aggiornamento celere e costante delle Linee di indirizzo regionali per la prescrizione dei dispositivi prima della pubblicazione delle gare di acquisto; la strutturazione di modelli di procurement innovativi basati su una programmazione sanitaria corretta e allineata al fabbisogno, assicurando un accesso ampio ed equo alle soluzioni di monitoraggio disponibili; la rappresentanza costante di associazioni pazienti e società scientifiche nei tavoli tecnici con le istituzioni regionali e nazionali; percorsi di formazione dedicati alle associazioni pazienti per approfondire tematiche tecniche e adottare linguaggi comuni; e l'ampliamento dei centri prescrittori di device costo-efficaci nelle regioni. Inoltre, è essenziale realizzare condizioni di equità di accesso su base nazionale, affinché ogni persona con diabete, da Nord a Sud, possa accedere a modelli di cura personalizzati e sostenibili.
In Italia, secondo i dati Istat, circa 3,9 milioni di persone hanno dichiarato di avere il diabete nel 2023, pari al 6,6% della popolazione. Le proiezioni future indicano che nel 2040 questa percentuale potrebbe raggiungere il 10%, con un conseguente aumento dei costi diretti e indiretti legati alla malattia e delle comorbidità. Il diabete richiede un monitoraggio costante e può causare complicanze a lungo termine se non adeguatamente controllato, come retinopatia, patologie renali e cardiovascolari, oltre ad avere un forte impatto psicologico ed emotivo sul benessere della persona e sulla sua qualità di vita.
Durante il convegno, l'Onorevole Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati, ha sottolineato l'importanza della legge 130/2023, che prevede il monitoraggio e lo screening su base nazionale della popolazione pediatrica per rilevare gli anticorpi del diabete tipo 1 e della celiachia. Questo passo fondamentale di prevenzione ha già prodotto dati significativi. Mulè ha evidenziato come oggi sia cruciale seguire le persone predisposte al diabete di tipo 1 attraverso un monitoraggio continuo del glucosio e delle condizioni della malattia, utilizzando dispositivi medici per raccogliere e analizzare questi dati nel tempo.
Anche la Senatrice Tilde Minasi ha rimarcato l'importanza di interventi tempestivi e mirati per la gestione del diabete, sottolineando l'onere economico significativo che la malattia rappresenta per il sistema sanitario nazionale. Minasi ha evidenziato come i costi associati alla gestione del diabete, stimati a circa 3.500 euro per persona all'anno, rappresentino una priorità di salute pubblica, considerando che il 50% di queste risorse è destinato ai ricoveri ospedalieri e che il vero impatto in termini di salute e costi è legato alle comorbidità.
Il Presidente dell'Associazione Medici Diabetologi (AMD), Riccardo Candido, ha commentato come il controllo glicemico sia fondamentale per ridurre le ospedalizzazioni e prevenire le complicanze a lungo termine. Candido ha sottolineato l'importanza dei dispositivi per il monitoraggio continuo della glicemia, sviluppati negli ultimi anni, che permettono di prevenire sbalzi pericolosi e migliorare la condizione clinica e psicologica delle persone con diabete. Tuttavia, ha ribadito la necessità di un accesso omogeneo alla tecnologia a livello nazionale e di un'educazione adeguata dei pazienti al suo corretto utilizzo.
Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia, ha concluso evidenziando le disparità esistenti tra le diverse regioni italiane nella gestione del diabete. Ha ribadito la necessità di soluzioni istituzionali che consentano un accesso rapido alle innovazioni tecnologiche per tutti i pazienti, indipendentemente dalla regione di residenza, e ha sottolineato l'importanza di creare gare aperte e multi lotto con attenzione all'aggiornamento tecnologico.