Il 14 novembre, Giornata Mondiale del Diabete, rappresenta «un’occasione per cercare di aumentare la consapevolezza del diabete come problema di salute pubblica globale. Quest’anno la giornata concentra la sua funzione sul conoscere il rischio di sviluppare il diabete per mettere in atto strategie preventive che evitino la comparsa di questa malattia». Parla così a Doctor33 Riccardo Candido, neopresidente Nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi. Molte le iniziative organizzate, sia a livello nazionale che locale, a partire «dall’illuminazione in blu, il colore del diabete, dei monumenti più importanti e strategici della città di Roma. Poi la mattina del 14 ci sarà una tavola rotonda al ministero della Salute, alla presenza del ministro Schillaci. Il pomeriggio un altro incontro al Senato».
La nomina di Candido a presidente dell’Amd è stata formalizzata pochi giorni fa, in occasione del XXIV Congresso Nazionale AMD. Gli obiettivi della presidenza e del direttivo per i prossimi due anni saranno: «Continuare a sostenere la crescita della società, investendo su quattro direttrici fondamentali: condivisione, cronicità, continuità e comunicazione», dichiara Candido. «Quattro concetti per disegnare il futuro di Amd, che mi auguro possano guidarci per la creazione di nuove sinergie con i diversi attori che gravitano attorno al mondo della multi-cronicità - rappresentata da malattie come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e renali - e delle persone con diabete: le Istituzioni, la politica, i media e le associazioni di pazienti, per essere promotori del cambiamento e dell'efficientamento del modello organizzativo del diabete sul territorio».
Il professore si è poi soffermato sul tema del rischio di carenza di farmaci, come la semaglutide, indicati per il trattamento del diabete di tipo 2 e utilizzati, ormai, sempre più contro l’obesità. «Il rischio – dichiara - è che l'allargamento dell'utilizzo di queste molecole in altri paesi aumenti la richiesta e quindi possa nel futuro portare a delle carenze, come è stato nel recente passato. Su questo, però, si sta lavorando per continuare a garantire una risposta alle persone che hanno indicazione all'uso di queste molecole».