Una recente revisione sistematica, pubblicata su Obstetrics & Gynecology, non ha riscontrato associazioni consistenti tra la somministrazione di corticosteroidi antenatali e lo sviluppo neuroevolutivo avverso nei bambini.
I corticosteroidi antenatali, o profilassi steroidea, sono una terapia somministrata a donne in gravidanza a rischio di parto pretermine per accelerare la maturazione polmonare fetale, prevenendo la sindrome da distress respiratorio (RDS) e altri problemi respiratori.
Il lavoro ha incluso 14 studi, tra cui 8 studi di follow-up di trial randomizzati e 6 studi quasi-sperimentali per un totale di quasi 300.000 individui, analizzati tramite meta-analisi a effetti casuali e con valutazione della qualità dell’evidenza secondo la metodologia GRADE basandosi su una valutazione in cieco dell’idoneità all’aggregazione da parte di esperti clinici in neuroevoluzione infantile. I dati suggeriscono che, se usati in modo appropriato, i corticosteroidi antenatali non sono associati a un aumento del rischio di alterazioni dello sviluppo neurologico nei bambini, soprattutto negli studi metodologicamente più solidi.
La maggior parte degli esiti non mostrava alcuna associazione con la somministrazione di corticosteroidi antenatali in 19 dei 23 outcome neuroevolutivi analizzati
I bambini esposti alla profilassi steroidea hanno mostrato punteggi modestamente più bassi in intelligenza non verbale e memoria visiva.
Gli RCT indicavano una tendenza non significativa a effetti protettivi sullo sviluppo generale, mentre gli studi quasi-sperimentali suggerivano un aumento del rischio.
Gli studi con basso o moderato rischio di bias non hanno rilevato alcuna associazione tra la somministrazione di corticosteroidi antenatali e lo sviluppo neuroevolutivo avverso del bambino.
“Negli studi con basso o moderato rischio di bias, non abbiamo trovato alcuna associazione tra la somministrazione di corticosteroidi antenatali e lo sviluppo neuroevolutivo avverso. Non ci sono prove coerenti che i corticosteroidi antenatali siano associati a un aumento del rischio di deficit nello sviluppo infantile nei lavori con un disegno solido per controllare i fattori confondenti,” hanno scritto gli autori.
La maggior parte dei follow-up dei trial randomizzati ha presentato perdite significative al follow-up, con tassi di abbandono del 66% e del 40% nei due studi più ampi, introducendo un potenziale bias di selezione.
I ricercatori hanno inoltre sottolineato che pochi studi hanno valutato specificamente gli effetti della profilassi steroidea nel periodo pretermine tardivo, limitando la comprensione degli impatti legati al momento della somministrazione.
Infine, gli studi con confronti tra fratelli non hanno adeguatamente controllato le differenze nelle complicanze della gravidanza che determinano la somministrazione dei corticosteroidi in una gravidanza ma non in un’altra.
Gli autori sottolineano quindi la necessità di ulteriori studi mirati a valutare gli effetti del trattamento nel periodo pretermine tardivo e a chiarire eventuali bias nei confronti tra fratelli.