Nel 2022, negli Stati Uniti, circa 2.500 persone al giorno hanno perso la vita a causa di malattie cardiovascolari. Nonostante un lieve calo dei tassi di mortalità aggiustati per età, il numero assoluto di decessi continua a crescere, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione e della diffusione di fattori di rischio. A mostrarlo è l’aggiornamento del report annuale della American Heart Association (AHA), pubblicato di recente su Circulation.
Il report annuale dell’AHA
Le malattie cardiovascolari determinano ha un rilevante impatto a livello sanitario ed economico negli Stati Uniti e nel mondo. Nel tentativo di contrastarle, ogni anno l’AHA, in collaborazione con i National Institutes of Health e altre agenzie governative, aggiorna i dati su malattie cardiache, ictus e stime di fattori di rischio cardiovascolare rispetto alle persone che seguono o meno pratiche fondamentali come non fumare, svolgere regolare attività fisica, seguire una dieta sana e mantenere un peso nella norma, nonché porre attenzione a livelli di colesterolo, pressione sanguigna e controllo del glucosio, che contribuiscono alla salute cardiovascolare.I dati sui decessi legati a malattie cardiache e ictus
Secondo l’ultimo report pubblicato, nel 2022, il numero complessivo di decessi correlati a malattie cardiovascolari (CVD) negli USA è stato di 941.652, un aumento di oltre 10.000 rispetto ai 931.578 decessi per CVD nel 2021. Il tasso di mortalità aggiustato per età attribuibile a CVD è stato di 224,3 ogni 100.000 persone, in leggero calo rispetto ai 233,3 ogni 100.000 segnalati nel 2021.Il rapporto indica, comunque, che il numero complessivo di decessi correlati a malattie cardiovascolari sembra essersi stabilizzato dopo un forte aumento durante la pandemia di Covid-19. Nel 2022, negli USA, la coronaropatia è stata la principale causa di morte (39,5%) attribuibile a CVD, seguita da ictus (17,6%), altre CVD (17,0%), malattie ipertensive (14,0%) e insufficienza cardiaca (9,3%). I tassi di mortalità aggiustati per età sono diminuiti per tutte le dieci principali cause di morte tranne una, le malattie renali, per le quali i tassi sono aumentati dell’1,5%.
I fattori che influenzano il rischio cardiovascolare
A livello di fattori di rischio, il report evidenzia che quasi il 47% degli adulti statunitensi soffre di ipertensione e oltre il 72% degli adulti non ha un peso nella norma, con un indice di massa corporea (BMI) che supera i 25, e quasi il 42% soffre di obesità, con un BMI ≥30. Inoltre, il 57% degli adulti statunitensi soffre di diabete di tipo 2 o di prediabete. Tuttavia, i tassi di prevalenza per i principali fattori di rischio variano ampiamente in base a sesso ed etnia. La prevalenza di ipertensione, diabete e obesità, e in particolare di quest’ultima, sta aumentando anche tra i giovani e a livello globale. Fino al 40% dei bambini statunitensi non ha un peso sano, e il 20% soffre di obesità. A livello globale, la stima è che quasi il 60% degli adulti non abbia un peso sano.Per quel che riguarda il consumo di tabacco, in tutto il mondo, il fumo ha contribuito a circa 7,25 milioni di decessi nel 2021. Negli USA, il fumo è stato il secondo fattore di rischio principale per gli anni di vita persi per mortalità prematura e il quarto fattore di rischio principale per gli anni di vita vissuti con disabilità o lesioni nel 2021. Mentre a livello di attività fisica, tra gli adulti statunitensi, solo uno su quattro segue le linee guida su attività aerobica e di rafforzamento muscolare. Ancora, a livello globale, nel 2021, 3,65 milioni di morti sono state attribuite a elevati livelli di colesterolo LDL nel sangue e 1,66 milioni di morti sono state dovute a diabete, come riassume il report.
Fonte:
Martin S. S. et al., 2025 Heart disease and stroke statistics: a report of US and Global data from the American Heart Association. Circulation (2025); doi: 10.1161/CIR.0000000000001303