Per le donne con disturbi psichiatrici preesistenti o a rischio di depressione, ansia e disturbo bipolare, la gestione della salute mentale durante la gravidanza e il postpartum presenta sfide complesse. Per i clinici, rimanere aggiornati sulle ultime evidenze e linee guida terapeutiche è essenziale. Vediamo cosa dicono le ultime ricerche sul tema.
Le ricerche più recenti evidenziano che i rischi associati alla depressione materna non trattata (ricaduta, comportamento suicidario, esiti ostetrici avversi) spesso superano i rischi teratogeni relativamente bassi della maggior parte degli antidepressivi.
Uno studio di coorte ha rivelato che quasi la metà delle donne in terapia con antidepressivi interrompono il trattamento una volta scoperta la gravidanza. Tuttavia, interrompere la terapia aumenta di cinque volte il rischio di ricaduta della depressione maggiore, con un rischio raddoppiato secondo una recente meta-analisi.
L'esposizione agli SSRI in utero può causare la sindrome da adattamento neonatale (NAS), caratterizzata da tremori, irritabilità e aumento del tono muscolare. Sebbene solitamente transitoria, in rari casi possono verificarsi complicanze più gravi. Tuttavia, un recente studio suggerisce che, dopo aver controllato i fattori confondenti, non vi sia un aumento significativo di sintomi NAS gravi.
Le evidenze sui possibili effetti a lungo termine degli SSRI sull'autismo e l'ADHD restano contrastanti, ma i dati più recenti indicano che il rischio potrebbe essere più legato alla severità della malattia materna e alla predisposizione genetica piuttosto che al farmaco in sé.
Al contrario, il valproato è altamente teratogeno e associato a difetti del tubo neurale e a esiti neurocognitivi avversi, per cui è generalmente controindicato in gravidanza. Gli antipsicotici, invece, mostrano un profilo di sicurezza relativamente favorevole, con pochi dati che suggeriscono un aumento del rischio di anomalie congenite.
Le attuali evidenze sottolineano quindi la necessità di un approccio bilanciato nella gestione della salute mentale perinatale, considerando i rischi della malattia non trattata rispetto ai potenziali effetti collaterali dei farmaci.