Si terrà a Roma, dal 7 al 10 novembre 2024, il 23° Congresso Nazionale AME (Associazione Medici Endocrinologi) – “Update in Endocrinologia Clinica”. Renato Cozzi, Presidente AME, anticipa che «sono previsti 1300 iscritti, compresi i relatori».
«C'è una parte introduttiva sugli ‘hands-on’, corsi a numero chiuso di pratica clinica molto affollati. Uno di questi si concentrerà sulla violenza di genere, un argomento recentemente affrontato da AME e portato avanti da una Commissione. Verranno mostrate situazioni in cui la violenza è evidente o mascherata e si discuterà su come difendersi. È un punto interessante del Congresso, soprattutto per la prima presenza pubblica di questa Commissione e del lavoro svolto finora» spiega Cozzi.
La sessione plenaria sarà dedicata alle linee guida con la presenza del professor Rocco Bellantone, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS). «Con il professor Bellantone alla guida dell'ISS, c'è stato un impulso a produrre linee guida indispensabili per la pratica clinica, riducendo il contenzioso e i tempi di attesa delle prestazioni mediche» sottolinea Cozzi. «AME è stata coinvolta in numerose linee guida, ponendosi tra le società scientifiche italiane con la maggiore produzione di questi documenti, diffusi a tutta la classe medica».
Il Congresso affronterà vari argomenti di endocrinologia tradizionale, mantenendo un focus su metabolismo, diabete, obesità e malattie cardiovascolari. Cozzi aggiunge: «Presenteremo risultati interessanti ottenuti con nuovi farmaci (semaglutide, tirzepatide) nel trattamento dell'obesità, diabete e prevenzione delle complicanze diabetiche. La disponibilità di questi strumenti permetterà di controllare meglio queste patologie, riducendo la spesa sanitaria futura». Il discorso sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale sarà affrontato dal professor Nino Cartabellotta, Presidente GIMBE, in una relazione sui vari aspetti di questo problema.
Cozzi continua: «Altri argomenti rilevanti riguardano il trattamento delle lesioni tiroidee di piccole dimensioni, con tecniche di termoablazione dei noduli tiroidei, una nuova frontiera gestita dagli endocrinologi. AME cercherà di mettere queste tecniche a disposizione di un numero maggiore di specialisti». Di interesse, prosegue il Presidente AME, «un simposio sull’intelligenza artificiale, il cui impiego in endocrinologia potrà portare vantaggi con le sue applicazioni, dalla tecnologia alla diagnostica».
Il Congresso discuterà anche le ultime linee guida sull’ipotiroidismo non gravidico, con AME come società capofila, in collaborazione con altre società scientifiche, compresa la Società Italiana di Endocrinologia (SIE). Cozzi evidenzia: «Ci saranno simposi congiunti con altre società scientifiche, dimostrando la trasversalità dell'endocrinologia». Da ricordare, in particolare, «il simposio congiunto con la Società Europea di Endocrinologia (ESE) che prenderà in considerazione una nuova linea guida – sulla diagnosi e terapia dell'insufficienza surrenalica indotta da glucocorticoidi - pubblicata dalla ESE insieme alla Endocrine Society (ES)».
Non mancheranno le sessioni G-AME, preparate dai soci AME under 40, su vari argomenti. «Ci sarà inoltre una ricca sessione di lavori scientifici, con un centinaio di contributi inviati dai soci AME, testimoniando la validità scientifica della nostra associazione» osserva Cozzi.
Un’altra serie di incontri si intitola “This year in…”, dove si presentano in maniera concisa i risultati pubblicati nelle diverse sottospecialità endocrinologiche, con un focus sulle malattie rare. «Queste patologie, pur non essendo così rare come suggerisce il termine, interessano circa due milioni di persone in Italia. È fondamentale creare una rete tra endocrinologi per migliorare la conoscenza e la diagnosi precoce di queste malattie» sottolinea Cozzi.
Un altro tipo di sessione, “Domani c’è ambulatorio”, inaugurata l'anno scorso, affronta argomenti di pratica clinica. «Questi incontri, basati su casi clinici, aiutano gli specialisti a migliorare il trattamento dei pazienti e a risparmiare risorse» spiega Cozzi.
Arturo Zenorini