Clinica
Aborti spontanei, trattamento antitrombotico potrebbe abbassare la frequenza
Uno studio ha scoperto che un trattamento con aspirina a basso dosaggio aumenta le possibilità di portare a termine una gravidanza a rischio
Uno studio dell'Università di Kobe e pubblicato sulla rivista Frontiers in Immunology ha scoperto che trattamenti con aspirina a basso dosaggio o eparina migliorano significativamente le probabilità di avere una gravidanza a termine nelle donne affette da anticorpi auto-immuni associati a perdite di gravidanza ricorrenti.
I dati dello studio
Lo studio ha analizzato un campione di 47 donne che risultavano a rischio di perdere la gravidanza a causa di perdite ricorrenti e che mostravano elevati livelli di diverse tipologie di auto-anticorpi noti per aumentare le perdite di sangue in gravidanza e il rischio di aborti spontanei, anche multipli. Lo studio ha coinvolto cinque ospedali giapponesi che hanno testato il sangue di donne con perdite ricorrenti di gravidanza.
Di queste 39 hanno ricevuto in trattamento e 8 no. Sebbene il campione fosse piccolo, i risultati mostrano chiaramente che il trattamento è molto efficace nel ridurre gli aborti e le conseguenze post-partum.
I ricercatori hanno individuato un trattamento efficace per le donne, utilizzando farmaci già impiegati in altre condizioni autoimmuni simili: aspirina a basso dosaggio e eparina.
Le donne che hanno ricevuto il trattamento erano molto più propense ad avere nascite a termine (87%) rispetto a quelle senza trattamento (50%). Inoltre, tra i nati vivi, il trattamento ha ridotto la probabilità di complicazioni dal 50% al 6%.
In particolare il team ha scoperto che le donne che mostravano elevati livelli di anticorpo anti-β2-glycoprotein I/HLA-DR avevano una probabilità ancora maggiore di avere una nascita a termine (93%) e, tra queste, nessuna ha riportato complicazioni.L’importanza della scoperta
Questo studio, anche se andrà confermato su campioni più grandi, rappresenta una svolta significativa per le donne che soffrono di perdite di gravidanza ricorrenti a causa di anticorpi auto-immuni. Il trattamento con aspirina a basso dosaggio o eparina offre nuove speranze e potrebbe rivoluzionare la gestione di queste complicanze.
Il Dr. Kenji Tanimura a capo del team ha sottolineato l'importanza di questi risultati per il futuro della medicina riproduttiva: "L’anticorpo anticorpo anti-β2-glycoprotein I/HLA-DR si è dimostrato coinvolto nell'infertilità e nel fallimento del trasferimento dell'embrione. Ma non esisteva alcun trattamento noto per questa particolare condizione. I risultati del trattamento, già usato per la trombosi arteriosa, sono promettenti".
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