Dal 19 luglio le gliflozine saranno prescrivibili con ricetta ripetibile e disponibili in farmacia in classe A, senza più l’obbligo di piano terapeutico. Il provvedimento, che riguarda i farmaci impiegati nel trattamento del diabete di tipo 2, dello scompenso cardiaco e dell’insufficienza renale cronica, è stato formalizzato con la determina pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 4 luglio.
Tredici i medicinali coinvolti, appartenenti a quattro aziende farmaceutiche: AstraZeneca (Forxiga, Edistride, Xigduo, Ebymect, Qtern), Boehringer Ingelheim (Jardiance, Synjardy, Glyxambi), Laboratori Guidotti (Invokana, Vokanamet) e Msd (Steglatro, Segluromet, Steglujan). Tra questi, due non sono attualmente in commercio (Edistride ed Ebymect) e otto sono già distribuiti in classe A nelle farmacie lombarde su base regionale.
Il passaggio dalla distribuzione diretta-DPC a quella convenzionata recepisce le disposizioni della Legge di Bilancio 2024. L’Aifa ha definito nuovi accordi con i titolari delle autorizzazioni, inclusi sconti riservati alle Regioni tramite un meccanismo di payback regolato dal d.lgs 78/2010. I dettagli delle riduzioni di prezzo sono coperti da clausole di riservatezza. Le somme, versate direttamente dalle aziende, non coinvolgono le farmacie.
Tuttavia, la piena attuazione del provvedimento potrà richiedere settimane: le Regioni dovranno recepire la determina e smaltire le scorte in distribuzione diretta. Un percorso già sperimentato un anno fa con le gliptine.
La riclassificazione è stata accolta con favore da parte della medicina generale. «Un risultato importante, frutto di anni di lavoro istituzionale», afferma Silvestro Scotti, segretario generale della Fimmg. «La semplificazione restituisce centralità al territorio e migliora l’accesso alle cure, soprattutto per i pazienti cronici, anziani e fragili».
Positivo anche il riscontro della comunità scientifica. Per Raffaella Buzzetti, presidente della Società italiana di diabetologia, si tratta di un cambio di paradigma: «Migliora l’aderenza terapeutica e riduce le disuguaglianze nell’accesso alle cure».
Apprezzamento anche dalle associazioni dei pazienti. La presidente di Fand, Manuela Bertaggia, sottolinea l’impatto sulla semplificazione dei percorsi di cura nelle aree interne. Per Cittadinanzattiva, «una maggiore prossimità del farmaco riduce i costi indiretti», ha dichiarato la segretaria generale Anna Lisa Mandorino.
Nel Lazio, superato il disallineamento normativo che impediva ai medici di medicina generale di prescrivere le gliflozine: la Regione ha avviato le procedure per l’accreditamento dei professionisti. Secondo Fimmg Lazio, l’abolizione del piano terapeutico specialistico alleggerirà le liste d’attesa e migliorerà la presa in carico dei pazienti cronici.