Uno studio, pubblicato sul “BMJ” e condotto da un team di specialisti del Jewish General Hospital e della McGill University di Montreal (Canada), ha analizzato se l'uso degli agonisti del recettore del glucagon-like peptide-1 (GLP-1 RA) fosse associato a un incremento del rischio di ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio nei pazienti con diabete di tipo 2 rispetto a due altre classi farmacologiche: gli inibitori della dipeptidil-peptidasi-4 (DPP-4i) e gli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT-2i). In sintesi, i risultati non hanno mostrato un aumento del rischio di suicidalità associato ai GLP-1 RA rispetto agli altri farmaci considerati, una volta tenuto conto dei fattori di confondimento.
Lo studio è stato realizzato con una nuova coorte di utilizzatori, con comparazione attiva, basandosi sui dati delle pratiche di assistenza primaria del database del Clinical Practice Research Datalink del Regno Unito, collegati al registro ospedaliero e ai dati di mortalità dell'Office for National Statistics.
I partecipanti includevano pazienti con diabete di tipo 2 suddivisi in due coorti: la prima comprendeva utilizzatori di GLP-1 RA e di DPP-4i tra il 2007 e il 2020, seguiti fino al 2021; la seconda comprendeva utilizzatori di GLP-1 RA e SGLT-2i tra il 2013 e il 2020, sempre seguiti fino al 2021.
L'analisi della prima coorte includeva 36.082 pazienti trattati con GLP-1 RA (follow-up mediano: 1,3 anni) e 234.028 trattati con DPP-4i (follow-up mediano: 1,7 anni). Le analisi grezze mostravano un'incidenza maggiore di suicidalità tra gli utilizzatori di GLP-1 RA rispetto ai DPP-4i (3,9 contro 1,8 per 1.000 persone-anno; hazard ratio 2,08, intervallo di confidenza al 95%: 1,83-2,36). Tuttavia, una volta considerati i fattori di confondimento, il rapporto di rischio diventava nullo (hazard ratio 1,02, IC 95%: 0,85-1,23). Analogamente, nella seconda coorte, composta da 32.336 pazienti trattati con GLP-1 RA (follow-up mediano: 1,2 anni) e 96.212 con SGLT-2i (follow-up mediano: 1,2 anni), l'associazione grezza mostrava un aumento del rischio (4,3 contro 2,7 per 1.000 persone-anno; hazard ratio 1,60, IC 95%: 1,37-1,87), ma anch'essa si annullava dopo l'aggiustamento per i fattori di confondimento (hazard ratio 0,91, IC 95%: 0,73-1,12).
I risultati delle analisi secondarie, che consideravano separatamente ideazione suicidaria, autolesionismo e suicidio, confermavano i dati principali in entrambe le coorti. Gli autori hanno concluso che, in questa ampia analisi di coorte, l'utilizzo di GLP-1 RA non è stato associato a un aumento del rischio di suicidalità rispetto a DPP-4i o SGLT-2i nei pazienti con diabete di tipo 2.
BMJ. 2025 Feb 26;388:e080679. doi: 10.1136/bmj-2024-080679.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40010803/