Le lesioni della cuffia dei rotatori costituiscono una patologia comune che può portare a dolore persistente e riduzione della funzionalità. Nonostante i risultati clinici dopo riparazione siano soddisfacenti, la reale guarigione della cuffia dei rotatori rimane un problema ancora oggetto di studio. Diverse sono le strategie biologiche recentemente sviluppate per migliorare le chance di guarigione dopo riparazione. In particolare, l'uso delle cellule staminali mesenchimali (MSCs) rappresenta una promettente e straordinaria efficacia terapeutica in medicina rigenerativa1. Le MSCs hanno un'elevata proliferazione e un forte potenziale di differenziazione multiplo, che favoriscono il rimodellamento dei tendini e la formazione di fibrocartilagine, aumentando la resistenza biomeccanica. Diverse possono essere le fonti: midollo osseo, tessuto adiposo, tendine, sangue del cordone ombelicale, borsa, etc. Le cellule staminali mesenchimali derivate da midollo osseo (BMSCs) sono state le prime cellule staminali mesenchimali scoperte con capacità di differenziazione multilineare in adipociti, osteoblasti, condrociti e tenociti. La principale fonte di BMSCs in caso di lesione della cuffia dei rotatori è costituita da cellule autologhe che possono essere prelevate dalla cresta iliaca e dall'omero prossimale. Ad esempio, la tecnica delle microfratture consente di stimolare queste cellule in modo mini-invisivo e poco costoso. Negli ultimi anni, è cresciuto l’interesse per le cellule staminali derivate dal tessuto adiposo (ADSCs). Le ADSCs possono essere isolate in grandi quantità dal tessuto adiposo sottocutaneo e dagli aspirati di liposuzione (Figura 1). Le ADSCs hanno mostrato effetti terapeutici simili a quelli delle BMSCs nella rigenerazione della cuffia dei rotatori. Si possono ricavare inoltre cellule staminali derivate dai tendini (TDSCs) stessi. È stato dimostrato che preservare l’inserzione della cuffia dei rotatori sulla testa omerale (tecnica nota come “preservazione del footprint”) aiuta i processi di guarigione osso-tendine2. Il tendine capo lugo del bicipite è esso stesso un’altra possibile fonte di TDSCs. Sono state descritte tecniche che ne prevedono l’utilizzo per rafforzare lo spessore della riparazione alla giunzione osso-tendine (tecnica nota come “smashed biceps”). Infine, anche la borsa subacromiale è una fonte importante di cellule staminali pluripotenti3. Le cellule staminali derivate dalla borsa (B-MSCs) sono cellule staminali facilmente accessibili che possono essere prelevate durante interventi chirurgici di routine per la riparazione della cuffia dei rotatori.
In conclusione, la guarigione tendine-osso è un punto fondamentale per determinare il risultato clinico e funzionale della riparazione della cuffia dei rotatori. Pertanto, l’utilizzo di strategie cellulari combinate potrebbe rappresentare una risorsa fondamentale nella pratica clinica quotidiana.
References
1 Hooper N, Marathe A, Jain NB, Jayaram P. Cell-Based Therapies for Rotator Cuff Injuries: An Updated Review of the Literature. Int J Mol Sci. 2024 Mar 8;25(6):3139.
2 Lee JM, Ji JH, Park SE, Suh D, Song KJ. Arthroscopic cuff repair: footprint remnant preserving versus debriding rotator cuff repair of transtendinous rotator cuff tears with remnant cuff. BMC Musculoskelet Disord. 2024 Apr 17;25(1):302.
3 Marshall BP, Ferrer XE, Kunes JA, Innis AC, Luzzi AJ, Forrester LA, Burt KG, Lee AJ, Song L, Hung CT, Levine WN, Kovacevic D, Thomopoulos S. The subacromial bursa is a key regulator of the rotator cuff and a new therapeutic target for improving repair. bioRxiv [Preprint]. 2023 Jul 2:2023.07.01.547347. doi: 10.1101/2023.07.01.547347.
Figura 1 Infiltrazione di ADSCs dopo riparazione artroscopica delle cuffia dei rotatori
Maristella Francesca Saccomanno, MD PhD1,2
1 Dipartimento di Specialità Mediche e Chirurgiche, Scienze Radiologiche e Sanità Pubblica, Università di Brescia, Viale Europa 11, 25123, Brescia, BS, Italia.
2 Dipartimento di Chirurgia Ortopedica e Traumatologica, ASST Spedali Civili, Piazzale Spedali Civili 1, 25123, Brescia, BS, Italia.