Le classificazioni delle fratture dell'omero prossimale sono ancora soggette alla pura osservazione del radiologo e dell'ortopedico e alla sua capacità di percepire le caratteristiche anatomopatologiche della frattura, ciò influisce inevitabilmente sulla scelta del trattamento.
Il contributo dell'ingegneria nell'analisi delle fratture ha portato un nuovo approccio alla metodica decisionale (Fig.1).
La possibilità di misurare i parametri fondamentali della frattura rende più semplice ed efficace per l'osservatore la scelta del trattamento più idoneo per quel paziente.
Per effettuare la misura è necessario creare un sistema di riferimento sull'anatomia dell'omero prossimale. Uno studio del 2018 di Russo e altri, ha definito un volume compreso tra la testa e la diafisi omerale, chiamato Volume di Controllo (VC), che divide le parti dell'omero prossimale mediante un sistema di piani1.
Grazie al sistema di riferimento è possibile individuare le combinazioni di frattura, organizzarle in una tabella e ordinarle secondo dei criteri di severità2:
Oggi proponiamo una "alerts classification" basata sul VC, cioè un sistema che determina in maniera automatica e mette in evidenza le seguenti caratteristiche della frattura:
La lettura di questi "alerts" fornisce al chirurgo la possibilità di scegliere il trattamento più idoneo tenendo in considerazione i maggiori fattori di rischio che incideranno sulla chirurgia.
Con la tecnologia di modellazione 3D virtuale sarà possibile simulare il trattamento scelto e approcciare alla chirurgia in maniera più consapevole.
Bibliografia:
Figura 1- Flusso metodologico dell'analisi e della soluzione del problema del trattamento delle fratture di omero prossimale.
Raffaele Russo1, Livia Renata Pietroluongo2
1 Pineta Grande Hospital, 2 Castel Vorturno CE; 2 E-lisa srl