Secondo quanto riportato su JAMA, l’esposizione ai vaccini anti-COVID-19 a mRNA durante il primo trimestre di gravidanza non è associata a un aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori, né nel complesso né per singoli sistemi d’organo o specifiche anomalie. Lo studio, condotto su scala nazionale in Francia, ha incluso 527.564 nati vivi da gravidanze iniziate tra il 1° aprile 2021 e il 31 gennaio 2022, con un follow-up esteso fino a dicembre 2024.
L’obiettivo era valutare l’associazione tra la somministrazione di almeno una dose di vaccino a mRNA contro SARS-CoV-2 nel primo trimestre e l’incidenza di malformazioni congenite maggiori, analizzate secondo le linee guida della sorveglianza europea delle anomalie congenite. Le 75 malformazioni considerate sono state raggruppate in 13 sistemi d’organo. L’esposizione è stata definita come ricezione di almeno una dose vaccinale durante il primo trimestre gestazionale.
La coorte è stata estratta dal registro Mother-Child EPI-MERES, una banca dati esaustiva che raccoglie informazioni cliniche e demografiche su madri e neonati in Francia. L’analisi principale ha confrontato i nati da madri vaccinate nel primo trimestre con quelli da madri non vaccinate, mentre le analisi di sensibilità hanno impiegato gruppi di confronto alternativi basati sullo stato vaccinale materno e sulla tempistica della vaccinazione. Per il controllo dei fattori confondenti è stato utilizzato un metodo di ponderazione basato sul punteggio di propensione, con stima degli odds ratio ponderati tramite regressione logistica.
Dei 527.564 nati vivi eleggibili, 130.338 (24,7%) erano stati esposti a una dose vaccinale nel primo trimestre. Le madri dei neonati esposti presentavano un’età media leggermente superiore rispetto a quelle dei non esposti (30,4 anni vs 30,1 anni), risultavano meno svantaggiate dal punto di vista socioeconomico e più frequentemente affette da una comorbilità.
La prevalenza complessiva di malformazioni congenite maggiori è risultata pari a 176,6 per 10.000 nati (2.302 casi) tra i neonati esposti, e 179,4 per 10.000 (7.128 casi) tra i non esposti. L’analisi statistica non ha evidenziato alcun incremento del rischio associato alla vaccinazione nel primo trimestre, né nel complesso (OR ponderato 0,98; IC 95%: 0,93–1,04), né per singoli sistemi d’organo. Gli odds ratio ponderati variavano da 0,84 (IC 95%: 0,68–1,04) per le malformazioni del sistema digerente a 1,20 (IC 95%: 0,75–1,91) per i difetti della parete addominale. Nessuna delle 75 singole malformazioni ha mostrato un’associazione significativa con l’esposizione vaccinale.
Le analisi di sensibilità e quelle stratificate hanno confermato la robustezza dei risultati, escludendo differenze significative in funzione dello stato vaccinale materno o della tempistica della somministrazione.
In conclusione, lo studio ha fornito evidenze solide a sostegno della sicurezza fetale dei vaccini a mRNA contro COVID-19 somministrati nel primo trimestre di gravidanza, escludendo un aumento del rischio di malformazioni congenite maggiori sia nel complesso sia per specifici sistemi d’organo o anomalie individuali.
JAMA Netw Open. 2025 Oct 1;8(10):e2538039. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2025.38039.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/41091463/